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Covid-19: Intervista al Dr. Pasquale Bacco ad un anno dall’inizio della pandemia

Il protocollo della terapia domiciliare per il covid-19

15 marzo 2021 – Ad un anno dall’inizio ufficiale della pandemia da Covid-19, durante il quale si sono avvicendati DPCM, DPCR, restrizioni e lockdown e adesso i vaccini, intervistiamo di nuovo il Dr. Pasquale Bacco, protagonista della “Marcia per la libertà dei medici contro l’informazione mainstream”, di cui qui il nostro Link:

Roma: la Marcia per la Libertà dei Medici contro l’informazione mainstream sul Covid-19

Dr. Bacco, lei sostiene che il vaccino per il Covid-19 è totalmente inutile, perché il virus muta di continuo.

“Si. Il vaccino disponibile contro il Covid-19 non si potrebbe neanche definire tale, in quanto non deriva dal virus, ma è una sintesi di RNA sviluppata in laboratorio sulla forma virale risalente allo scorso maggio, quindi, di fatto, non efficace, in quanto il Coronavirus è in continua mutazione”.

Lei, dr. Bacco afferma che il Covid è come l’HIV.

“Si, come per l’HIV, anche per il Covid-19 non ci può essere un vaccino, perchè il virus è troppo mutevole per rendere ufficiale un antidoto. L’unica cosa che ci salverà, se dovesse diventare più aggressivo, è un farmaco specifico”.

Ci spieghi meglio..

” Procediamo per punti, per essere così comprensibili da tutti. Punto primo, è un vaccino sui generis, è la prima volta che si procede a sviluppare un cosiddetto vaccino per un virus non isolato. In effetti, hanno preso un frammento di RNA del virus tramite un tampone oro-faringeo. A questo frammento di RNA hanno aggiunto cellule veicolanti per stabilizzarlo e metalli pesanti. Una volta entrato nell’organismo, questo frammento viene letto e diventa virus. Formandosi il virus, si sviluppano gli anticorpi dal sistema immunitario.

Questo RNA è capace di legarsi ad alcuni geni attivando il cancro e malattie autoimmuni.

Inoltre, l’enzima transcrittasi inversa presente nel nostro organismo, traduce in DNA l’ RNA, creando di fatto delle mutazioni genetiche”.

Dr. Bacco, questi effetti collaterali sono indicati nel bugiardino?

“Si. L’RNA può causare mutazioni a livello di DNA, quindi potrebbe potenzialmente creare una variante del virus dopo l’inoculazione del vaccino”.

Dr. Bacco, le persone che fanno quindi il vaccino, cosa rischiano?

“Potenzialmente, rischiano quello di cui abbiamo parlato. Le case farmaceutiche lo indicano nel bugiardino che chi lo fa si espone a vari rischi, anche gravissimi, detti effetti collaterali”.

Chi non fa il vaccino?

“Chi opta per non fare il vaccino, non rischierà nulla, perchè il Covid-19 non è trasmissibile da chi si sottopone alla vaccinazione. La convivenza tra i soggetti è possibile sempre, mantenendo le elementari norme di igiene”.

Dr. Bacco, le varianti del coronavirus dipendono quindi dalla capacità di mutare del virus stesso?

“Assolutamente si. Ragion per cui, il vaccino non ha assolutamente efficacia. E la seconda dose non è il richiamo, ma è un altro vaccino che dovrebbe coprire le mutazioni del coronavirus”.

Questo forte invito da parte delle istituzioni alla vaccinazione è per smaltire allora le dosi vaccinali?

“Certamente”.

Sarebbe opportuno fare uno studio sulle persone che sono rimaste immuni al virus.

Lo scorso maggio, lei ci ha parlato della terapia al plasma iperimmune, di cui qui il nostro link https://www.sevensalerno.it/2020/05/11/covid-19-intervista-al-dottor-pasquale-mario-bacco/

“Si. Con il nostro studio, abbiamo constatato che il 75% di soggetti analizzati hanno sviluppato gli anticorpi in numero efficace tra quelli che hanno contratto il virus, circa un 30% del totale. Questo significa che in Italia gli immuni sono moltissimi e che quindi, il potenziale numero di donatori di plasma iperimmune è notevole. Ma questa terapia è stata praticamente cancellata dall’ISS, così come è stata cancellata la terapia con il farmaco Tocivid-19, senza una motivazione valida. Al momento, c’è la cosiddetta attesa vigile, che è una tecnica di osservazione del paziente a cui viene indicato di assumere tachipirina con la febbre alta, tachipirina che io sconsiglio assolutamente”.

Importante sottolineare che il Consiglio di Stato, confermato anche dal TAR del Lazio, ha dichiarato che il medico non deve eseguire protocolli emanati dalle Istituzioni se ritiene che non siano validi, deve piuttosto valutare in modo autonomo relativamente alla salute del paziente.

Dottor Bacco, qual’è il protocollo della terapia domiciliare per il covid-19 che lei indica?

” Il protocollo è il seguente:
– è sempre necessario, prima di iniziare qualsiasi terapia, confrontarsi con il proprio medico per valutare l’incompatibilità dell’uso dei farmaci con il proprio stato di salute. Si raccomanda inoltre di rimanere in contatto costante con il proprio medico per valutare l’evoluzioni della patologia e dello stato di salute, che possono necessitare di variazioni terapeutiche e/o ospedalizzazione.
– misurare sempre il grado di saturazione dell’ossigeno (misurazione al dito tramite il “saturimetro”). In soggetti in buona salute, il livello normale è superiore al 94%; valori sotto il 90% richiedono, nella maggior parte dei casi, un aiuto esterno ed una emogasanalisi.
PROFILASSI. SOSPETTA INFEZIONE. ASSENZA SINTOMI.
Idrossiclorochina (plaquenil): 200 mg giorno per 5 giorni.
POSITIVO ASINTOMATICO.
Idrossiclorochina (plaquenil): 200 mg giorno per massimo 5 giorni.
Ibuprofene (brufen): 600 mg al giorno, anche in due somministrazioni (300 mg + 300 mg) per almeno 5 giorni.
POSITIVO CON POCHI SINTOMI (PAUCISINTOMATICI).
1) Ibuprofene (brufen): 600 mg al giorno, anche in due somministrazioni (300 mg + 300 mg) per almeno 5 giorni.
2) Azitromicina (zitromax): 500 mg al giorno per almeno 3 giorni.
3) Eparina (clexane): 2.000 U.I. aXa (0,2 ml) al giorno in un unica somministrazione. (In alternativa all’Eparina, Acido acetilsalicilico “aspirina, VivinC”: massimo 2 compresse al giorno)
POSITIVO CON PIU’ SINTOMI.
1) Ibuprofene (brufen): 1.200 mg al giorno, in due somministrazioni (600 mg + 600 mg) per almeno 6 giorni. (In caso di persistenza dei sintomi, sostituire l’ibuprofene con il desametasone (decadron), una compressa da 0,75 mg al giorno per almeno 6 giorni)
2) Azitromicina (zitromax): 500 mg al giorno per almeno 6 giorni.
3) Eparina (clexane): 4.000 U.I. aXa (0,2 ml) al giorno in un unica somministrazione per almeno 6 giorni.
4) Ibuprofene colluttorio (froben colluttorio): 3 volte al giorno
5) Ossigeno terapia: con saturazione inferiore a 94%

Consigli su come trascorrere la prossima estate?

“Per chi può farlo, mare e sole, montagna, luoghi aperti, all’aria, senza la mascherina, per trarne benefici. Io non credo nell’opportunità della mascherina, perché crea un circolo d’aria vizioso, molto meglio non portarla, in questo modo si diffonde il virus in modo naturale e si arriva alla cosiddetta immunità di gregge”.

Maria Rosaria Voccia

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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