Covid-19, Intervista al Dottor Pasquale Mario Bacco
" Il vaccino per il Covid-19 è totalmente inutile, perché il virus muta di continuo"
11 maggio 2020
Sul Virus Covid-19, continuano le Interviste di Sevensalerno.it ai Medici che quotidianamente lo combattono.
Abbiamo raggiunto il Dottore Pasquale Mario Bacco, che fa parte del Team di ricercatori della Meleam s.p.a., Società americana di Medicina Legale, del Lavoro e dello Sport, con varie sedi in Italia.
In Regione Campania, dal 30 aprile non si registra un aumento di infezioni da Covid-19, il Centro Covid Campania realizzato in tempi da record è un modello di efficienza, la politica regionale si sta muovendo bene?
Sicuramente. Il virus si può ormai definire regionale, perché si diversifica a seconda delle zone italiane in cui agisce, di conseguenza è una problematica sanitaria che va effettivamente trattata in ambito dell’amministrazione regionale.
Il vostro studio, effettuato da febbraio ad aprile, senza fini di lucro, è stato condotto su 7038 volontari e sta coinvolgendo ulteriori 7000 persone. Quali sono gli aspetti più rilevanti della ricerca?
L’aspetto più importante è che il Covid-19 è molto sensibile al clima, perciò si differenzia da regione a regione. Utilizzando un apposito kit diagnostico, abbiamo potuto appurare che il virus è presente in Italia sicuramente da ottobre scorso.
Nei soggetti studiati, prevalentemente lavoratori, completamente asintomatici, abbiamo individuato gli anticorpi. A Brescia, a marzo, abbiamo riscontrato, su 400 persone, 199 positivi e con anticorpi, vale a dire che il virus si era già diffuso da tempo.
Dato importantissimo, quindi, è che il Clima gioca un ruolo fondamentale.
Si. Il nostro studio ci è richiesto da diverse università europee.
Attorno al clima gira tutto il comportamento del virus. In Lombardia, in Veneto, in Emilia -Romagna, il Covid-19 ha trovato condizioni climatiche ottimali, il freddo e l’umidità. Non agisce con coerenza patologica, ma si differenzia, appunto, da Regione a Regione, in base alla temperatura climatica. Possiamo affermare che non sopravvive e non attecchisce in luoghi che presentano clima mite, caldo, non umido.
Specifico che la mortalità diretta da Covid-19 non è superiore al 2%. Se non si considera la fascia d’età superiore a 55 anni, l’incidenza scende al di sotto dell’1%.
Poi, c’è la terapia al plasma iperimmune. Ce ne parli.
Con il nostro studio, abbiamo constatato che il 75% di soggetti analizzati hanno sviluppato gli anticorpi in numero efficace tra quelli che hanno contratto il virus, circa un 30% del totale. Questo significa che in Italia gli immuni sono moltissimi e che quindi, il potenziale numero di donatori di plasma iperimmune è notevole.
Quali sono al momento le armi in dotazione contro il Covid-19?
Grazie al Professore Paolo Ascierto, un vero genio della Medicina, abbiamo il Tocivid-19, un antinfiammatorio che decongestiona le zone polmonari attaccate dal virus, abbiamo l’ idrossiclorochina, che è un antimalarico, che può essere utilizzata come prevenzione, e poi abbiamo la terapia al plasma iperimmune, in cui confidiamo moltissimo.
Il vaccino, quindi, come si colloca in questo quadro?
Il vaccino per il Coronavirus non può essere messo a punto, è totalmente inutile, perché il virus muta di continuo. Per sconfiggerlo, come per l’HIV, anch’esso mutante, serve una terapia mirata.
Da oggi, lunedì 11 maggio 2020, dalle ore 18.00, la ricerca della Meleam s.p.a. si può scaricare gratuitamente, in versione pdf, dal sito: https://meleamspa.com/
Maria Rosaria Voccia