Officina famigliaRubriche

L’educazione non è mai tabù

L'Esperto Risponde

Scriveteci a L’Esperto Risponde, redazione@sevensalerno.it

In molti paesi del Nord Europa il sesso è considerato un argomento necessario per l’educazione dei bambini. Si tratta in effetti di un aspetto fondamentale nella vita di ognuno di noi, essenziale e imprescindibile. In molte culture la sessualità è, invece, considerato un vero e proprio tabù, per cui concetti quali sesso, corpo, nudo, rimangono quasi inespressi, oscurati da un senso di indecenza, di vergogna.

Inutile in questo contesto andare a sindacare le ragioni ideologiche o religiose di questo andamento. Resta il fatto che i nostri figli devono essere educati ad una sessualità consapevole, istruiti quanto meno a conoscerne gli aspetti fondamentali perché essere informati è un bisogno primario al fine di cautelarsi rispetto a comportamenti che potrebbero rivelarsi controproducenti.

Nel 1999 le Nazioni Unite hanno stabilito che anche i bambini hanno diritti sul loro corpo, sulla loro sessualità.

Parlare di diritti in riferimento alla educazione sessuale è un modo per restituire ai bambini fiducia e potere in modo che siano sempre in grado di decidere essi stessi   i confini da porre attorno al loro corpo, i limiti, le negazioni, loro stessi  e nessun altro.

È un diritto che permette loro di rispettarsi e proteggersi sempre.

L’ignoranza dilagante in materia sessuale spesso comporta il prodursi di esperienze sessuali sconsiderate e incoscienti. Mancando ancora una legislazione che disciplini l’educazione sessuale nelle scuole quale materia di studio, il compito di istruire ed informare i ragazzi è demandato quasi esclusivamente alle famiglie, lasciando i genitori ad operare soli in un ambito così delicato, tra intimità e socialità.

Quando si parla di sessualità coi ragazzi in riferimento all’educazione è bene prestare attenzione al linguaggio che si utilizza, alle parole.

La sincerità è il primo “diktat”. Seguono la naturalezza, la spontaneità.  Inutile, se non addirittura dannoso, riferirsi alle parti intime usando nomignoli, eufemismi. Educare vuol dire comprendere ciò che i bambini desiderano sapere, a seconda dell’età.

Non quello che gli adulti ritengono importante per loro o che considerano tabù, ma quello che realmente li incuriosisce, senza giudizi e senza bugie. Introduciamo la tematica senza morbosità, imbarazzo e/o pregiudizi.

Affrontare l’argomento su questa importantissima dimensione della loro vita significa accompagnarli in maniera più serena e consapevole verso una conoscenza affettiva e sensoriale del mondo; significa condurli verso quel difficile e complicato processo esistenziale che si chiama crescita. Il periodo adolescenziale rappresenta per i ragazzi un passaggio costellato da grandi trasformazioni e cambiamenti a livello non solo fisico, ma soprattutto psicologico, interiore, ed è proprio in questo momento che si risveglia in maniera prorompente la loro sessualità.

Ecco quindi che dare informazioni preventive può aiutarli a diventare più sicuri, autonomi e agevolare la capacità di compiere scelte consapevoli. I genitori hanno quindi il dovere di offrire loro risposte alle mille domande, senza giudicare perché “il sesso non è né giusto né sbagliato, semplicemente sesso”. Il fatto è che spesso i genitori si trovano imbarazzati ad introdurre l’argomento magari proprio perché essi stessi non hanno ricevuto un’educazione in tal senso.

Sono impreparati.  Anziché demandare ad altre agenzie educative, se non proprio a mezzi di telecomunicazione esterni, liberandosi di ogni responsabilità, io credo che sia importante avvicinare i figli a questa sfera scrollandosi di dosso pregiudizi e tabù. Sessualità non è solo organi genitali, performances e posizioni. Sessualità è innanzitutto incontro con se stessi e con la propria corporeità. Incontro con se stessi per accedere più fiduciosi all’incontro con l’altro, e ‘ritrovarsi’ col mondo.

È riconoscersi nel proprio campo affettivo sensoriale per poi ‘riconoscere’ l’altro e il resto del mondo. Quindi in buona sostanza, si tratta di fornire gli strumenti per immergersi in ciò che c’è di più genuino e naturale, la comprensione di esigenze umane autentiche, la costruzione di relazioni interpersonali.

Suggerisco di non proporsi mai in maniera invasiva ed intrusiva, ma lasciare sempre spazio e tempo alla privacy della persona, al suo universo segreto e prezioso, lasciando il campo anche al mistero.

Nonostante le complessità storico/sociale e, in aggiunta, i limiti imposti da questo difficile, estenuante periodo, ricordiamoci che è la famiglia il luogo da cui dipende l’equilibrio affettivo di tutti noi, di ogni persona, di ogni individualità. Manteniamola aperta ai ‘luoghi’ della conoscenza, nonostante la chiusura forzata di questa emergenza.

Sonia Sellitto, Pedagogista, Formatore, Counselor

 

 

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

Leggi di più