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I nostri figli e nipoti sotto attacco della Pfizer

23 ottobre 2023

Nella civiltà ellenistica i filosofi greci avevano il compito di educare i giovani,  con lo studio delle scienze, delle arti e della politica, a diventare dei bravi cittadini, capaci di condividere le regole della polis, la città greca, contribuendo al benessere attraverso il loro spirito critico.

A distanza di duemila anni tutto è cambiato.

Nel mondo capitalista e finanziario in cui viviamo, lo spirito critico è nemico della ricerca del profitto e della competizione professionale.

Lo hanno ben compreso  le potenti aziende  multinazionali come la tristemente nota Pfizer, la più grande azienda al mondo produttrice di farmaci, con sede a New York, che per garantirsi un eterno profitto, ha capito da tempo che il business ideale è far ammalare i sani e possibilmente cominciare dai bambini.

Nonostante le 47 condanne accumulate nel mondo, per la sperimentazione illegale di famaci,  che in Nigeria ha causato danni e morti tra i bambini, nonostante la più elevata multa di 2,3 miliardi di dollari comminata nel 2009 dal Dipartimento di Giustizia americano[1], la Pfizer è tra gli sponsor del Festival digitale popolare organizzato a Torino dalla Fondazione Italia Digitale (FID) di cui sempre la Pfizer è socio sostenitore, insieme a Google, Meta, Apple, Wind3 ed altri.

Questo basterebbe a spiegare l’accanimento degli ultimi governi italiani verso la spinta alla transizione digitale.

Insieme alla Pfizer Italia a Torino ci sono anche la Fondazione Golinelli con sede a Bologna, un think tank, serbatoio di pensiero nato nel 1988 che si occupa di educazione, formazione, ricerca, impresa, cultura, transizione ecologica, inquinamento climatico, 5G…(e il resto me lo porti…và), vive di finanziamenti privati e con il 5×1000 statale,  e la Fondazione Media Literacy (alfabetizzazione mediatica…ma in inglese fa più chic) finanziata da vari ministeri italiani e dalla onnipresente  Pfizer, è composta per lo più da giornalisti  e comunicatori che si rivolgono soprattutto agli studenti della scuola superiore di secondo grado per insegnare loro a leggere e decodificare le notizie dei media per combattere le fake news che evidentemente sono tutte quelle notizie non gradite ai soci finanziatori.

Ebbene Pfizer Italia, Fondazione Golinelli e Fondazione Media Literacy, il 7 ottobre nel capoluogo piemontese, hanno presentato il progetto nelle scuole contro la disinformazione e “per una migliore alfabetizzazione medico-scientifica di studenti e professori”.

In pratica si propongono di e “istruire” gli studenti su come discernere le informazioni corrette dalle fake news, affidandosi anche ai fact checker. Pfizer ha parlato di come, durante la pandemia, i social media siano diventati un veicolo di fake news e dell’importanza di controllarli al fine di far circolare la corretta informazione, e puntuale l’Unione Europea  ha emanato il “Digital Service Act”, leggi su https://www.liberamentenews.it/dsa-e-dma-ecco-servita-la-censura-sul-web/ , vedi un po’ a volte le combinazioni.

Siamo alle solite. In puro spirito di mercificazione della malattia e di incoraggiamento all’uso di farmaci non necessari[2], la multinazionale americana finanziata dalle ormai note grandi corporazioni dei ricchi e potenti Blackrock, State Street Corporation, Vanguard Group, Morgan Stanley, Wellington Management, JP Morgan, Charles Schwab Investment Management, Bank of America, Deutsche Bank, pretende di entrare nelle aule scolastiche italiane arrogandosi l’autorità di stabilire e insegnare che cosa sarebbe una fake news e che cosa invece è “buona” scienza, senza ritegno dell’abominevole conflitto d’interesse in questa che si rappresenta soltanto come una meschina operazione di marketing.

E in questo contesto che bene hanno fatto  gli psicologi del gruppo “Il No che Unisce” che stanno raccogliendo le firme per impedire questa sporca strumentalizzazione dei giovani  studenti italiani, avallata anche da vari ministeri del governo tra cui quello dell’istruzione. Questo è il link del comunicato[3] da diffondere per combattere insieme dicendo un potente NO al sistema gestito da tutti quei ricchi  psicopatici  che, come Briareo figlio di Urano e Gea, mostro con cinquanta teste e cento mani, pretende di accaparrarsi il mondo intero comprese le nostre vite, per possederne il controllo totale e renderci nuovi schiavi digitali.

Hanno sbagliato i loro calcoli.

Carlo Ceresoli

[1] https://www.justice.gov/opa/pr/justice-department-announces-largest-health-care-fraud-settlement-its-history

[2] Sul disease mongering è illuminante il documentario della RAI  https://archive.org/details/InventoriDiMalattie-idi Silvestro Montanaro

[3] https://www.ilnocheunisce.it/invito-a-sottoscrivere-la-petizione-contro-lingerenza-di-pfizer-nelle-scuole/

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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