Salerno: Fonderie Pisano, l’associazione Salute e Vita perplessa sulla nuova Villa del Sole
"Troppo vicina alle fonderie"
9 marzo 2023
Salerno-
Lo scorso 28 febbraio, come associazioni “Salute e Vita” e “Medicina Democratica”, abbiamo inviato una PEC alla dirigenza Neuromed, che domani, venerdì 10 marzo, inaugurerà in via dei Greci la nuova sede della “Villa del Sole”. Non potevamo immaginare che, solo due giorni dopo l’invio di questa missiva, il presidente della Regione Campania avrebbe dichiarato in tono perentorio: “A Salerno abbiamo la Fonderia Pisano, che a mio parere deve essere chiusa. Punto. Perché inquina e non fa nulla per evitare l’inquinamento“.
Nella nostra richiesta di incontro alla proprietà Neuromed, in basso riportata, ci premeva esprimere le nostre perplessità relativamente al sito da loro individuato, tenuto conto che, quella che viene definita nella loro nota “una progettazione degli spazi architettonici in chiave moderna, che crea ambienti familiari e ospitali per le persone che necessitano delle nostre cure (…) una struttura accogliente e confortevole“, si troverà a pochi metri di distanza dalle Fonderie Pisano.
In questa lettera abbiamo tentato di spiegare, in poche righe, il profondo disagio che vive quotidianamente chi, in particolar modo, abita o svolge un lavoro nelle immediate vicinanze di questa vetusta ed obsoleta fabbrica, non soltanto a causa di odori molesti, ma di emissioni insalubri, cariche di metalli pesanti, dannose per la salute e di certo non adatte a chi si trova ricoverato in una casa di cura, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
Ci chiediamo pertanto come la clinica potrà accogliere pazienti che, da questa imminente primavera, respireranno la nostra stessa aria, quell’inconfondibile puzza acre e soffocante che avvolge queste aree incidendo in maniera pesantissima sulle normali attività quotidiane, in una struttura sanitaria che sorge accanto, citando Vincenzo De Luca, ad una fonderia che “inquina e non fa nulla per evitare l’inquinamento“.
Testo della pecmail
Alla cortese attenzione della
Dirigenza Neuromed
OGGETTO: Richiesta di incontro in merito all’inaugurazione della nuova sede della “Villa del Sole” in via dei Greci a Salerno
Spett.le Dirigenza Neuromed,
apprendiamo, in questi giorni, della prossima inaugurazione della nuova sede della “Villa del Sole”, in via dei Greci a Salerno.
Restiamo perplessi rispetto alla scelta del sito da voi individuato, tenuto conto che, l’amministrazione Comunale e la Regione Campania, non hanno provveduto ad applicare il PUC in vigore dal 2006, permettendo, a tutt’oggi alle Fonderie Pisano, di continuare a produrre nel territorio da voi indicato.
A questo proposito riteniamo doveroso, nel caso non ne siate già a conoscenza, portare alla vostra attenzione alcuni elementi.
Le Fonderie Pisano, che si trovano a pochi metri di distanza dalla vostra struttura, nel pieno centro abitato a Salerno, sono un impianto realizzato negli anni Sessanta, dichiarato incompatibile con il contesto urbano nel quale è inserito fin dal 2006 dallo stesso Piano Urbanistico Comunale di Salerno.
I danni ambientali e alla salute provocati da questo stabilimento, in tutti questi anni, sono ormai oggettivamente provati da studi scientifici, nonché da numerosi processi penali che, a partire dal 2004, hanno visto la proprietà Pisano patteggiare o ricevere condanne per capi d’imputazione gravissimi, quali scarico di agenti cancerogeni e metalli pesanti nell’acqua, nel terreno e nell’aria senza autorizzazione. È certificato da numerose relazioni dell’ARPAC – Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania – che l’impianto continua a perpetuare un danno acclarato all’ambiente ed alla salute dei cittadini. I controlli più recenti svolti dall’ARPAC, nel 2017, disegnano per l’ennesima volta un quadro allarmante dell’impatto ambientale dell’impianto sulla salute pubblica e sull’ambiente (la mancata applicazione delle BAT riguardanti prevenzione della formazione di diossina, stoccaggio dei rottami e dei rifiuti prodotti, nonché la captazione delle emissioni prodotte in varie fasi del processo produttivo e alla separazione delle acque reflue). Nella relazione dell’ottobre 2018, l’ARPAC ha espressamente affermato che l’“insufficiente captazione dell’aria esausta all’interno dei luoghi di lavoro” influisce in modo esiziale sulla salute dei lavoratori e costituisce “un probabile nocumento sulla salute delle popolazioni viciniori”. A novembre dello stesso anno i magistrati del TAR, per sottolineare l’allarme sanitario, si sono soffermati a spiegare il significato del termine esiziale. Nella sentenza si legge: “rilevato che il lemma esiziale indica, in modo inequivocabile, ciò che è ‘mortale’ o “pregiudica irrimediabilmente la salute”. Come per il caso Ilva, anche il nostro ricorso collettivo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per denunciare la violazione da parte dello Stato italiano degli obblighi di protezione della vita e della salute, in relazione all’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano, è stato accolto ed ora siamo in attesa del pronunciamento della Corte.
Nonostante tutto questo, l’impianto funziona ancora e continua ad avvelenare l’aria di ben tre Comuni: Salerno, Baronissi e Pellezzano. Le polveri nere metalliche continuano a depositarsi su tutte le aree limitrofe alle fonderie, l’inconfondibile puzza acre e soffocante avvolge queste aree incidendo in maniera pesantissima sulle normali attività quotidiane. È difficile spiegare in poche righe il disagio che si vive quotidianamente, in particolar modo nelle immediate vicinanze della Fonderia, proprio dove dovrebbe sorgere la vostra clinica. Ebbene, i vostri pazienti respirerebbero quella stessa aria. Non si tratta solo di odori molesti, ma di emissioni insalubri, dannose per la salute, e di certo non adatte a chi si trova ricoverato in una casa di cura.
Nell’area interessata dalle emissioni della Fonderia, si riscontra un’incidenza anomala di tumori (alcuni definiti rari) e di malattie respiratorie. Lo studio SPES (http://spes.campaniatrasparente.it/ – Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile), disposto dalla Regione Campania per valutare lo stato di salute della popolazione di tutta la Regione Campania, ha certificato un vero e proprio disastro ambientale. Infatti, nel sangue dei residenti nelle immediate vicinanze della Fonderia, e cioè nei clusters 1 e 2, denominati “Valle dell’Irno” (cerchi concentrici con raggio fino a 3 km partendo dal camino principale delle fonderie), i valori di cadmio, mercurio e diossine sono cinque volte maggiori alla media di tutti gli abitanti della regione Campania. Inoltre, è tutt’ora in corso un procedimento penale per stabilire la correlazione tra l’attività della fonderia e l’incidenza di malattie neoplastiche e respiratorie.
Su questo tema, lo studio epidemiologico condotto dai Consulenti Tecnici d’Ufficio Professori Biggeri e Forestieri, già CTU della procura di Taranto per l’Ilva, parla chiaro: c’è nesso tra le emissioni della fonderia Pisano e le patologie trovate in eccesso sul territorio. Si può affermare su solide basi scientifiche che una serie di gravi patologie sono riconducibili alla combustione di metalli delle Fonderie Pisano, escludendo in maniera chiara le altre potenziali fonti inquinanti, quali cave ed autostrada, in quanto queste ultime creerebbero inquinanti che provocherebbero patologie differenti da quelle riscontrate in eccesso.
Ci sembra evidente che, il quadro che emerge da quanto sopra riportato, seppure in estrema sintesi, sia allarmante. Siamo certi che, avendo a cuore la salute dei vostri pazienti, non potrete restare indifferenti rispetto a questa situazione.
Ci farebbe piacere approfondire questo discorso con voi, certi che un confronto che abbia come ultimo obiettivo quello di poter garantire la salute di tutti i cittadini, non possa che essere proficuo.
Pertanto, vi chiediamo un urgente appuntamento per poter unire le forze e gli interessi comuni, che dovrebbero andare nella stessa direzione, ovvero ottenere che, l’aria che respiriamo ed il nostro territorio, siano liberati definitivamente da inquinanti e che si rispetti finalmente la scelta effettuata nel 2006, quando si decise che l’area di Fratte diventasse, nel PUC, un’area commerciale e residenziale.
Confidando nel Vostro interessamento, porgiamo cordiali saluti.
Presidente dell’Associazione “Salute e Vita” Lorenzo Forte
Vicepresidente dell’Associazione nazionale “Medicina Democratica” dr. Paolo Fierro
Comunicato Stampa