La DaD a richiesta si può garantire a tutti: lo afferma l’avvocato costituzionalista Celotto
"Nella Costituzione c'è tutto, va garantito ed organizzato bene"

“Discriminatorio consentirla a chi è in quarantena ma non a chi ha influenza o magari va a sciare dai nonni, perché altrimenti è un privilegio”
Così esordisce l’avvocato costituzionalista Alfonso Celotto, di origini campane, sulla possibilità finalmente concreta di garantire la didattica a distanza a richiesta.
La procedura vede coinvolti genitori, studenti e personale ata, la domanda è partita a settembre e finalmente è giunta ad un punto di svolta.
All’Agenzia AdnKronos, l’avv. Celotto ha dichiarato: ” La Costituzione dà il binario. Vanno garantiti l’articolo 34 e 3 della Costituzione in modo che la Dad non sia né un privilegio né una discriminazione. Il tema è complicato. Sicuramente è un sistema pensabile, ma la modalità mista non consente sempre che non sia discriminatorio e che sia funzionale per il docente. La Costituzione ci dice che la scuola è aperta a tutti; dunque che vanno garantite l’apertura e la parità di trattamento. Il tutto da bilanciare con la situazione sanitaria, economica e dei trasporti. Dato che la pandemia andrà avanti ancora per molto, va trovata una soluzione di equilibrio. In quest’ottica l’idea del Comitato che ha inoltrato la petizione a Draghi non è male, andrebbe addirittura proiettata anche sul lavoro. La pandemia ha sdoganato ciò che prima non era pensabile”.
” La DaD va data a tutti – continua l’avvocato Celotto – E’ discriminatorio consentirla a chi è in quarantena ma non a chi ha l’influenza magari nella stessa classe….Va consentita anche a chi è in settimana bianca dai nonni, se vuole. Vanno trovate le modalità tecnologicamente compatibili, evitati privilegi e discriminazioni rimuovendo gli ostacoli, come previsto dal secondo comma dell’articolo 3. Nella Costituzione c’è tutto, va garantito ed organizzato bene”.
Maria Rosaria Voccia