Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Alda Merini”, all’architetto Giovanni Ronzoni il Premio alla Carriera
Dopo attenta esamina delle tante e pregevoli Opere pervenute al concorso, la Giuria del Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Alda Merini” quinta edizione, composta dagli Illustri Membri Mina Rusconi, Claudio Sara, Lietta Morsiani, Alessia Sorgato, Hafez Haidar, con la Presidenza Onoraria di Emanuela Carniti Merin, Presidenza esecutiva di Rodolfo Vettorello e Marina Pratici e Presidente del Premio Melina Gennuso, hanno conferito all’Architetto, Artista e Poeta Giovanni Ronzoni il
PREMIO alla CARRIERA ALDA MERINI
Motivazione
PREMIO alla CARRIERA ALDA MERINI
a
Giovanni Ronzoni
Giovanni Ronzoni, Architetto, Artista e Poeta riceve questo PREMIO alla CARRIERA ALDA MERINI
come riconoscimento dei suoi differenti talenti artistici ed in particolare per quanto attiene al suo talento letterario.
La sua personalità poliedrica e multiforme ha visitato ed abitato le “case” più esclusive dell’architettura e delle arti visive e la sua attività si è sviluppata all’insegna di una parola chiave che è anche un proclama ed un simbolo. La parola è sottrazione.
Il travaso da architettura a poesia avviene per lui all’insegna di questa parola e questo passaggio, in apparenza difficile, è il suo vero merito letterario.
Se nell’architettura insegue l’essenziale, anche nella scrittura poetica realizza una vera sottrazione dell’inutile da ciò che si vuole dire.
E’ in questo modo che si concretizza il passaggio dal linguaggio del quotidiano al linguaggio della poesia.
Conferiamo un Premio alla Carriera a un artista che riconosciamo come Poeta di diritto per avere attuato in primo luogo la contaminazione tra le arti e in secondo luogo ed in maniera assolutamente efficace, per aver toccato il cuore di quell’arte che chiamiamo Poesia. Poesia che è davvero l’arte del togliere l’inutile per rendere essenziale e pregnante il solo messaggio che conta, la vera parola poetica.
Rodolfo Vettorello
Presidente di Giuria del Premio “Alda Merini” di Imola
29 aprile 2020
Maria Rosaria Voccia