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Covid-19, Dr. Bassetti: “Nell’ultimo DPCM ci sono diversi errori”

Per il Dr. Bassetti "tre diversi tipi di asintomatici"

Il Dr. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, critico verso l’ultimo DPCM emanato dal Governo: “Nell’ultimo DPCM ci sono diversi errori”.

“Nell’ultimo DPCM ci sono molte cose che potevano essere fatte in maniera diversa. Si è voluto colpevolizzare i contagi che provengono dalle persone che fanno vita notturna o vanno al bar, e questo è sbagliato. Dalla mia esperienza in reparto vedo pochissimi di questi casi mentre vedo molti anziani che vengono contagiati in altri luoghi, come le Rsa. Il virus circola e dare la colpa sempre a qualcuno, punendolo, è un modo sbagliato di intervenire. Meglio meno obblighi e più rassicurazioni. Mi aspettavo misure più decise, ad esempio, sui trasporti pubblici con un maggior distanziamento sui mezzi. Sul versante delle feste in casa bastava dire di fare attenzione se ci sono persone anziane, e non stabilire un massimo di persone. Un conto è dire che non puoi far entrare 6 persone in una casa piccola, altro è in una abitazione più grande e con spazi all’aperto. Va bene che bisognava dare un segnale perché c’è stato un aumento dei casi, quindi bene la scelta dell’obbligo delle mascherine che va in quella direzione e ha trovato la comunità scientifica unita, ma su altre scelte andava fatto un lavoro diverse. L’impostazione di punire e puntare il dito non serve. Occorrono più spiegazioni e meno divieti. Dobbiamo essere uniti e non fare muro contro muro. Entrare in casa per controllarti crea blocchi contrapposti che non servono a nessuno, sulla capienza degli stadi si parla di 1000 spettatori al massimo e si sottolinea anche rispetto al 15% della capienza dell’impianto. Ma un conto sono 1000 spettatori in 8000 posti, ovvero il 15%, un conto in 80mila. Le distanze tra le persone sono molto diverse. Insomma in questo Dpcm si poteva fare di più sugli stadi. Ad esempio, guardando quello che fanno in Germania dove utilizzano un discorso di capienza diverso”.

Gli Asintomatici

Esprime «cautela» il Dr. Bassetti rispetto alla posizione dell’Oms, rilevando come esistono 3 diversi tipi di asintomatici che, sulla base della carica virale che presentano, potrebbero risultare infettivi o meno. Ci sono, chiarisce, «gli asintomatici che resteranno tali e che sono portatori sani del virus; questi avrebbero una bassa carica virale e dunque ritengo non possano contagiare. Ci sono poi gli asintomatici che nel giro di qualche giorno svilupperanno i sintomi, i cosiddetti presintomatici, con una più alta carica virale e una maggiore probabilità di essere contagiosi». Infine «vi sono i paucisintomatici, che presentano sintomi lievissimi con una carica virale ancora diversa». La carica virale, cioè, «può variare tra gli asintomatici, e più è bassa più calano le probabilità di contagiosità». Questo potrebbe spiegare perché i pochi studi pubblicati sugli asintomatici giungano spesso a conclusioni contrastanti. Più in generale, Bassetti stigmatizza come l’Oms «si assuma grande responsabilità con queste affermazioni pesanti che, se confermate, cambierebbero molto la situazione. Infatti, buona parte delle misure sono state prese proprio per evitare che asintomatici potessero trasmettere il virus». Con una puntualizzazione: «Da una istituzione come l’Oms ci si aspetterebbe che dei pronunciamenti vengano fatti solo se fondati su certezze».

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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