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Velia: avviato in un straordinario percorso di riqualificazione

 

Anche Velia si è avviata in un straordinario percorso di riqualificazione che avrà importanti ripercussioni a livello turistico. Si è appena concluso un intervento di manutenzione straordinaria dell’antico teatro di Elea-Velia, che oltre a consolidare le strutture monumentali, renderà il sito accessibile ai visitatori.

Già da circa un anno, la gestione del parco rientra nelle competenze del Parco Archeologico di Paestum e Velia, struttura del Ministero della Cultura dotata di autonomia speciale. Proprio questo ha consentito di destinare 158 mila euro al recupero dell’antico teatro, con ripristino delle sedute e con la bonifica delle aree circostanti da lungo tempo danneggiate e degradate. E’ stato scelto un nuovo materiale per le integrazioni moderne che ricalcano la sottostruttura in terra sulla quale appoggiavano i blocchi delle sedute, ora la cavea del teatro è stato posto in sicurezza ed è accessibile al pubblico, mentre un precedente intervento del 2003 volto comunque a tutelare il sito, ne aveva escluso l’accessibilità.

Tra i primi a vedere il teatro dopo la conclusione dei lavori è stato il Direttore generale dei Musei, Massimo Osanna: “Ho molto apprezzato il lavoro che l’équipe del Parco Archeologico di Paestum e Velia sta realizzando. Ho voluto visionare personalmente quanto fatto su questo monumento, anche dopo aver letto l’accurata relazione tecnica di Francesca Condò, funzionaria architetto della Direzione Generale Musei, che qualche settimana fa era venuta al Parco per un sopralluogo. Devo dire che il risultato finale mi sembra molto positivo anche in considerazione della storia travagliata del monumento che rende gli interventi di restauro e manutenzione particolarmente complessi”. “Abbiamo voluto rispettare il progetto promosso dall’allora soprintendente Giuliana Tocco – spiega il direttore del Parco archeologico di Paestum e Velia, Gabriel Zuchtriegel, che all’interno del Parco svolge anche le funzioni di Soprintendente – superando però l’impossibilità – che esisteva formalmente anche se è stata spesso disattesa – di far accedere le persone alla cavea. A tal fine abbiamo coinvolto anche un ingegnere strutturista che ha valutato la stabilità del monumento. Oggi tutti possono accedere alle sedute della cavea, ovviamente rispettando delle regole come succede in tutti i siti archeologici. La finalità non è solo quella di usare l’edificio antico per spettacoli teatrali, ma anche di far accedere visitatori singoli e famiglie a un monumento che, grazie al suo restauro, ci può far riscoprire la sorprendente acustica dei teatri antichi. Chi si mette al centro dell’orchestra, infatti, può raggiungere le ultime file anche a voce bassa e senza microfono, una cosa da provare con figli, amici e scolaresche quando si potrà nuovamente visitare il sito che attualmente è chiuso per via dell’emergenza pandemica. È un modo concreto per far capire la maestranza degli antichi architetti che nella progettazione dei teatri badavano più al suono che non all’impatto visivo, come insegna Vitruvio nel libro V del suo trattato sull’architettura”. Si spera quindi in una frenata della pandemia che spalanchi le porte dei tesori di Velia.                                                                                                                                                

Enrica Suprani

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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