Ritorna a Paestum anche il teatro. Mercoledì 11 agosto, ore 21,15, presso la Villa Comunale Sant’Anna di Torre di Mare, va in scena la commedia in due atti “La Luna Quadrata” di Giorgio Solieri, poeta romano classe ’62 che ama misurarsi anche con la sceneggiatura teatrale. La rappresentazione teatrale, messa in scena dalla compagnia “Samarcanda” di Battipaglia, fa parte della XXII edizione della rassegna teatrale “Sipario aperto”, organizzata ogni anno a Paestum dall’associazione artistica “Il Mosaico”, presieduta da Alfonso Rubili e Carmen Santoro. L’opera di Solieri fa una innovativa analisi di quell’istituzione che è oggi la famiglia, in continua evoluzione per i repentini cambiamenti sociali. Nella commedia di Solieri, la figura centrale resta il padre, ma è un padre prima assente, che fugge la paternità per quindici anni, poi ritorna come “figliol prodigo” e trova una moglie incattivita dall’abbandono e dalla vita. Decide allora di provare a giocare le sue ultime carte per riconquistare moglie e figlia, non sarà facile perchè la luna a volte è “quadrata” e non “tonda”. Nella commedia del poeta romano, rubando le parole a Massimo Recalcati, “la domanda di padre non è più domanda di modelli ideali, di dogmi, di eroi leggendari e invincibili, di gerarchie immodificabili, di un’autorità meramente repressiva e disciplinare, ma di atti, di scelte, di passioni capaci di testimoniare, appunto, come si possa stare in questo mondo con desiderio e, al tempo stesso, con responsabilità.” La compagnia teatrale è quella di “Samarcanda” di Battipaglia ha il merito di aver dato spazio ad un autore di talento seppur poco noto. L’interpretazione è impeccabile ed esilarante da parte di tutti gli attori. “Giulia”, ragazza madre prima, donna in carriera poi, è Amalia Gloriante. Emilia Fauci, giovane promessa del teatro, interpreta “Cinzia”, personaggio che ricorda molto Wendy. “Vittorio” padre pentito, un Peter Pan invecchiato sull’Isola che non c’è, è interpretato magistralmente da Enzo Fauci, attore ormai affermato, che ha avuto modo di misurarsi con personaggi impegnativi e ruoli che hanno richiesto una elevata professionalità. Filomena Voto è responsabile di scena.
Enrica Suprani
