Paestum: il Festival del Libro d’Autore continua con “Briciole” di Rocco Papa
Sabato 21 aprile, appuntamento con il brivido
Capaccio Paestum. Sabato 21 aprile il secondo appuntamento del Festival del Libro d’Autore Città di Capaccio Paestum, presso la sede dell’Associazione Agorà dei Liberi.
Una Commissione, formata da esperti del settore, il Presidente, docente universitario Alfonso Amendola, Milva Carrozza operatrice culturale, Maria Rosaria Voccia giornalista, direttore responsabile del settimanale on line www.sevensalerno.it, Official Media Partner della kermesse insieme a Radio Paestum, Mario Tirino dottore di ricerca in Comunicazione e Consulente Editoriale e Claudio Aprea assessore alla cultura del Comune di Capaccio Paestum, avrà il difficile compito di far vincere uno dei libri in concorso.
Iniziato il 24 marzo con la presentazione di “Intrigo a Ischia” di Piera Carlomagno,edito da Centuria, continua con Rocco Papa, classe 1970, giornalista e scrittore, che presenta “Briciole”, con protagonista l’ispettore Castaldi alle prese con un caso intricato, emozionante, avvincente. Un giallo da portare sempre con sé, magari in spiaggia, sotto l’ombrellone.
Alla presentazione, oltre l’autore Rocco Papa, ci saranno la Presidente dell’Associazione Agorà dei Liberi Antonia Franco, l’assessore alla cultura del Comune di Capaccio Claudio Aprea, lo scrittore Carmine Mari, Alfonso Amendola docente dell’Università degli Studi di Salerno, la giornalista Maria Rosaria Voccia direttore di 7salerno, Milva Carrozza, operatrice culturale.
Come nasce in lei la passione per la scrittura, ed in particolare, per i cosiddetti gialli? C’ è un Maestro a cui si ispira?
Sono sempre stato un vorace lettore di libri gialli e di thriller, in particolare quelli della scuola americana, nei quali si intrecciano anche trame di spy story. Quando per gioco decisi di scrivere un thriller ambientato a Salerno, era se non sbaglio il 2000, mi accorsi che era molto divertente. Scrivere una storia come ti sarebbe piaciuto leggerla. Ho cominciato così, per gioco e un gioco è rimasto, un hobby molto piacevole. Non avrei mai pensato di pubblicare quel libro, ma accadde, e poi sono venuti gli altri. Non mi ispiro a nessuno, provo a mantenere un mio stile.
I suoi lettori le scrivono, le suggeriscono trame, è in contatto con loro, o preferisce essere un autore solitario?
Ho alcuni amici a cui sottopongo le bozze dei romanzi e che mi suggeriscono che cosa va e cosa no. In ogni caso la scrittura resta di norma un atto creativo solitario, almeno fisicamente, anche se lo scrittore è sempre circondato dai personaggi a cui da vita, che a un certo punto diventano tanto reali che si comincia a parlare con loro.
L’Ispettore Castaldi pare proprio essere destinato ad affiancarsi ai “colleghi”, Montalbano e prima ancora, partendo dagli anni 80, a Colombo. Pensa ad una sceneggiatura?
L’evento è organizzato da Promozione Eventi Territorio e dall’Associazione Agorà dei Liberi.
Dopo la presentazione, seguirà una degustazione di prodotti tipici e vino del territorio.
(ingresso libero)
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