Salerno: accorpamento scuole, le famiglie salvano l’Istituto San Tommaso d’Aquino
L'assessore comunale " Avevamo sovrapposto file"
19 gennaio 2024
Salerno- L’IC San Tommaso d’Aquino di Fratte e Matierno accorperanno l’IC Calcedonia.
La delibera Ter salva il comprensivo di Fratte e Matierno, che fonderà il comprensivo Calcedonia.
E’ solo grazie alla tempestiva e strenua difesa delle sedi scolastiche di San Tommaso d’Aquino a Fratte e del plesso collegato a Matierno, che l’accorpamento previsto dalla legge statale non si farà.
L’assessore comunale Gaetano Falcone e l’assessore regionale Fortini, subissate di email, domande e telefonate, non hanno potuto ignorare la presa di posizione di tutte le famiglie coinvolte.
L’assessore comunale Falcone ha dichiarato ” Sono state fatte delle errate corrige perchè nella sovrapposizione di più file forse è stato spostato un plesso ad un altro“.
L’assessore regionale Fortini ” Disponibile ad ascoltare, piena solidarietà e appoggio alle famiglie che vogliono solo difendere i plessi scolastici e il territorio dove vivono”.
Quindi, c è stato un passo indietro.
Le scuole infatti, sono indissolubilmente legate al territorio, collaborano attivamente con le associazioni, per cui un dislocamento anche se solo sulla carta, burocratico, avrebbe fatto sballare l’intero percorso quotidiano di identità territoriale che dura da anni.
La delibera Ter salva il comprensivo di Fratte e Matierno, che fonderà il comprensivo Calcedonia.
L’IC San Tommaso d’Aquino di Fratte e Matierno accorperanno, quindi, l’IC Calcedonia.
L’IC di Giovi e Ogliara continuerà a restare sotto la soglia dei 900 alunni e conserverà per un altro anno l’autonomia scolastica.
L’assessore all’istruzione del Comune di Salerno, Gaetano Falcone: “ I plessi del Barra restano accorpati col comprensivo Matteo Mari, unico cambiamento è rappresentato dal sottodimensionato del Calcedonia che va abbinato con Fratte, senza dividerlo da Matierno. Il comprensivo di Giovi e Ogliara resta autonomo con numeri minimi – aggiunge Falcone – e dovrà lavorare per migliorare la sua consistenza demografica. Ci tengo a sottolineare che non viene meno l’erogazione del servizio. I plessi continueranno a restare aperti. Arricchiremo le periferie per avvicinarle al centro”.
La dirigente dell’istituto comprensivo Calcedonia, Annamaria Martulani, dichiara:” La delusione c’è. Non porterò la gente in piazza, non farò scenate, resta l’amarezza mia e di tutta una comunità per la quale il Calcedonia è un punto di riferimento culturale e sociale, ma soprattutto di inclusione. Da dirigente dello sStato accetterò ogni decisione che l’amministrazione comunale e regionale vorranno deliberare, sicuramente nell’interesse di tutti e di ciascuno. In questo marasma, tutti hanno detto di tutto. Nessuno ha ricordato che la scuola Calcedonia insiste su un territorio a rischio come via Capone o rione Petrosino, per il quale la scuola è un punto di riferimento importante e per il quale sono stati messi in campo tantissime iniziative e attività progettuali, con importanti risultati. Il Calcedonia ha fatto la storia di Salerno e di tanti salernitani dal 1965″.
Maria Rosaria Voccia