Napoli: allerta per i Campi Flegrei

4 ottobre 2023
Napoli- I Campi Flegrei, nella parte ovest di Napoli, sono un vulcano attivo, sempre sotto osservazione.
Lo scorso 27 settembre è stata registrata una scossa superiore ai 4 gradi della Scala Richter.
Forte la richiesta da parte dei Sindaci dei Comuni di un Piano di Evacuazione super aggiornato, rispetto a quello attuale, che è del 2019.
Il dottor Giuseppe De Natale, vulcanologo e ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano, spiega:
” I Campi Flegrei iniziano a partire da Napoli, precisamente a ovest della collina di Posillipo. Una grande area vulcanica che in realtà si chiama tecnicamente caldera.
Le caldere, oltre alle normali eruzioni vulcaniche, hanno anche un altro tipo di attività, il bradisismo, cioè sisma lento, lento terremoto. Il terreno praticamente si alza e si abbassa. Concretamente la pressione in aumento nelle rocce del sottosuolo, da un lato produce questo sollevamento perché il suolo si rigonfia in modo da accomodare questa pressione, e dall’altro però questa pressione spacca le rocce e genera i terremoti. Questo che vuol dire? Vuol dire che se questa pressione aumenta chiaramente aumentano anche i terremoti. Questi non sono terremoti come quelli tettonici, che si verificano a 10-15 chilometri di profondità, ma avvengono a solo un paio di chilometri. Sono quindi molto vicini alla superficie, molto vicini agli edifici e quindi fanno grossi danni. E poi c’è il problema di capire se questa evoluzione dei fenomeni può portare ad un’eruzione. La vera emergenza ora è il problema della sismicità, perché mentre l’eruzione ci potrebbe essere, i terremoti ci sono. Per cui, bisogna difendersi dal rischio sismico evacuando un’area attorno alla zona di Solfatara Agnano, che è quella dove si producono i terremoti più forti. Inoltre va verificata accuratamente la resistenza di questi edifici. L’importante, appunto, è che si agisca subito per evitare la tragedia, perché dai terremoti ci si può difendere facilmente, basta non abitare negli edifici fatiscenti. Io spero che lo si faccia perché già l’altro ieri abbiamo sfiorato la tragedia”.
Redazione