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Scioglimento del consiglio comunale di Scafati: cresce la febbre elettorale

8 febbraio 2023

Scafati, Salerno- La repentina crisi del governo cittadino ha decretato la fine della consiliatura. Ha preso un po’ tutti alla sprovvista, alcuni confidavano ancora una volta nella capacità del sindaco di trovare una mediazione per risolvere i conflitti e trovare le strategie per negoziare e soddisfare le richieste della propria maggioranza.

Una lenta agonia politica che in realtà si percepiva da tempo.

Il sindaco non ha avuto vita facile, è vero; più volte come è stato riportato dalla cronaca politica ha avuto difficoltà nell’amministrare la città per problemi legati allo spettro del dissesto finanziario, fortunatamente rientrato e con una pianta organica del personale del comune ridotta al lumicino. Nemmeno la sua maggioranza gli è stato d’aiuto: sempre più pressanti sono state le richieste politiche di alcuni consiglieri. Di cosa?

Non intendiamo esprimere su queste pagine un giudizio se il sindaco ha amministrato bene o male, preme consigliare per chi vuole cimentarsi a farlo di tener conto del periodo in cui un determinato politico ha amministrato con riferimento agli assetti governativi superiori: Provincia, Regione, Governo nazionale. E’ più agevole governare avendo a favore la politica che conta.

Ancor di più a nulla servirebbero paragoni tra periodi diversi. Viviamo in tempi di trasformazione e cambiamento, in cui bastano quattro/cinque anni per entrare in una nuova epoca.

In verità, la nostra comunità ha sempre avuto sindaci capaci i quali se hanno avuto dei percorsi tortuosi le colpe vanno certamente condivise con l’entourage di cui si erano circondati non sempre di alto profilo.

Comunque, ogni sindaco lascia una traccia, nel bene e nel male e il suo operato non potrà mai essere indifferente per la comunità.

Orbene, i vari movimenti politici e personalità di spicco della società non schierati con il sindaco già da mesi aspettavano lo scioglimento anticipato del consiglio comunale per riproporsi alla guida della città e sicuramente tutti di alto profilo e con buoni propositi. Sapranno fare meglio? L’ex sindaco si riproporrà alla città? Vedremo.

Comunque la campagna elettorale è iniziata. Le varie compagini politiche sono già a domandarsi “Per quale categoria sociale combattere?” e quindi su chi puntare: appoggio degli industriali, imprenditori, disoccupati o giovani. Tra l’altro piuttosto riduttivo come idea.

Tutti a caccia di voti ma nessun elemento di novità: solite facce, solite famiglie e alcuni  personaggi, i soliti,  che inseguono la politica solo per garantirsi un reddito.

E’ vero, vi è da tempo una “emergenza democratica” in cui la società o è profondamente legata da un rapporto di mutualismo all’amministrazione comunale, e ne succhia denaro e favori per ottenere il proprio nutrimento, o, è sfiduciata nei confronti della politica in modo disfattista.

Un clima di delusione in cui il cittadino è spinto a considerare la politica marcia e corrotta a prescindere dai buono propositi di singoli esponenti politici. È come se il cittadino medio si sentisse spinto da una sorta di principio di conservazione interiore; quasi che “Tanto, peggio di così non può andare”.  Dimenticando che esiste anche un meglio. Un modo migliore di far funzionare un paese, senza la necessità di doversi ingraziare questo o quel politico, o quell’amministratore, per ottenere dei diritti che, in quanto tali, sono dovuti.

E intanto già si sente il puzzo del compromesso morale, in cui una “finta politica” già è pronta a nutrire un sistema clientelare.

Manca il primato della politica, speriamo che non venga meno anche la morale e l’etica. Per adesso il cittadino è escluso dal dibattito politico. Anzi, il cittadino elettore è sempre più considerato un elemento acefalo di un pacchetto di voti da portare al mercato delle “vacche”.

Ogni cittadino può riscattarsi se solo decidesse di avere un ruolo centrale nel dibattito politico attuale e con la convinzione che “SCAFATI È ANCHE MIA”.

Va assicurato un futuro a questa città, il futuro che si merita.

Alberto Voccia – Esperto Giuridico in materia di Ambiente – Blogger, appassionato ricercatore di storia e di tradizioni locali e dei mutamenti socio politici.  Autore di diversi racconti del mondo rurale

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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