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Ingente sequestro di beni, eseguito dalla Squadra Mobile di Salerno e dal Servizio Centrale Operativo

23 febbraio 2022, Salerno

Nel quadro della strategia di contrasto all’accumulazione dei patrimoni illeciti intrapresa dalla Procura della Repubblica di Salerno, nella mattinata odierna, giovedi 23 febbraio 2022, ufficiali della Polizia Giudiziaria della Centrale Operativa Anticrimine della polizia di stato e Squadra Mobile di Salerno, hanno dato esecuzione nelle prvince di Salerno, Bari, reggio Emilia, Napoli, alla misura di prevenzione patrimoniale disposta dal Tribunale di Salerno su richiesta del Distretto Antimafia con cui è stato disposto il sequestro di beni mobili, immobili e societari per un valore di circa 200 milioni di euro riconducibili ad un imprenditore di Nocera Inferiore attivo da 25 anni nel settore di trasporti e logistica.

 

Dichiarazioni del Prefetto dott. Francesco Messina

Direttore Centrale Anticrimine

 

L’ingente sequestro di beni, eseguito oggi dalla Squadra Mobile di Salerno e dal Servizio Centrale Operativo, si colloca in una più ampia strategia di contrasto all’accumulazione illecita di patrimoni che da tre anni sta perseguendo la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato.

Le indagini di polizia giudiziaria dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno e partite dal monitoraggio – effettuato dalla locale Squadra Mobile – dei gruppi riconducibili alla criminalità organizzata camorristica operanti nell’agro nocerino-sarnese, hanno consentito di individuare una posizione imprenditoriale locale che nel corso degli anni aveva illecitamente accumulato un patrimonio oggi attinto dalla misura di prevenzione patrimoniale, il cui valore complessivo supera i 200 milioni di euro.

Tale somma è stata accantonata anche grazie al mancato pagamento di tributi da parte dell’imprenditore destinatario della misura che, nel tempo, ha prima finanziato società che offrivano a bassissimo prezzo prestazioni nel campo della logistica e del trasporto di rifiuti, per poi costituire, in un secondo momento, una fitta rete aziendale da avviare al dissesto, delle vere e proprie bad companies su cui scaricare i debiti derivanti dal mancato pagamento delle imposte da parte delle società attive. Queste ultime venivano quindi sistematicamente svuotate con modalità tipiche e ben collaudate, come il cambio della ragione sociale, lo spostamento della sede e la cessione di quote societarie a ridosso delle procedure di liquidazione.

Proseguire nell’azione di contrasto preventivo all’accumulazione illecita di patrimoni è una priorità della Direzione Centrale Anticrimine. Infatti, è necessario affiancare all’azione di repressione penale, caratterizzata dall’adozione di misure cautelari personali, l’ablazione patrimoniale di beni che – in quanto illecitamente acquisiti – inquinano il tessuto economico e sociale di interi territori. Sottolineo che, in tale strategia, oltre alle Autorità Giudiziarie interessate, rientrano a pieno titolo i Questori della Repubblica, anch’essi, come le prime, normativamente titolari del potere di proposta di misure di prevenzione patrimoniali.

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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