
La città di Tropea incoronata come il borgo più bello d’Italia 2021. La ‘Perla del Tirreno’ ha vinto il concorso nazionale ‘Borgo dei Borghi 2021’. Ieri sera su Raitre, nel corso della trasmissione ‘Kilimangiaro’, è avvenuta l’ufficializzazione della vittoria. Tropea, comune calabrese della provincia di Vibo Valentia, con la sua riviera che parte da Pizzo Calabro e termina a Nicotera, ha trionfato in una competizione dove si sono sfidati 260 borghi, di cui 20 sono approdati alla fase finale.
Tropea ha battuto Baunei (Sardegna – Nuoro) e Geraci Siculo (Sicilia – Palermo). Gli altri borghi in gara erano Issime (Valle d’Aosta- Aosta), Cocconato (Piemonte – Asti), Finalborgo (Liguria – Savona), Pomponesco (Lombardia – Mantova), Borgo Valsugana (Trentino Alto Adige – Trento), Malcesine (Veneto – Verona), Poffabro (Friuli Venezia Giulia – Pordenone), San Giovanni in Marignano (Emilia Romagna – Rimini), Buonconvento (Toscana – Siena), Corciano (Umbria – Perugia), Grottammare (Marche – Ascoli Piceno), Pico (Lazio – Frosinone), Campli (Abruzzo – Teramo), Trivento (Molise – Campobasso), Albori (Campania – Salerno), Valsinni (Basilicata – Matera), Pietramontecorvino (Puglia – Foggia).
Per Tropea un’affermazione prestigiosa, quasi una rivincita, dopo la delusione, e le conseguenti polemiche, per l’esclusione dalla fase finale del concorso per la prossima Capitale della Cultura. L’appassionante sfida tra i borghi più belli d’Italia ha permesso di riscoprire posti bellissimi. Appena sarà possibile, Tropea e le alte località torneranno ad essere mete ambite per appassionati d’arte, cultura e gastronomia.
Oltre Tropea, c’è anche un’altra Calabria da menzionare e che “vince”: è quella di San Mango d’Aquino, prov. di Catanzaro, circa 1500 ab., che entra nell’elenco aggiornato in questi giorni dalla Fondazione Arbor Day della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
L’elenco comprende piccole e grandi città le cui amministrazioni hanno dimostrato di avere un’ attenzione particolare per gli alberi e le foreste urbane, creando i presupposti per il mantenimento e lo sviluppo della copertura vegetale del territorio.
E così, il nome di San Mango d’Aquino è finito accanto a quello di New York, Toronto, Guadalajara, Birmingham, Kampala: sono 120 i nuovi ingressi tra le “Forest Town”. In Italia, oltre San Mango, sono nell’elenco Cesena, Lignano Sabbiadoro, Milano, Modena, Padova e Torino. (Comunicato Stampa)
Redazione