Food Und DrangGustoRubriche

Food Und Drang : Sfumature d’arancia

Suggerimenti di benessere per volersi più bene in modo più consapevole

Quella dell’arancio è la storia dell’albero più cosmopolita del mondo.

L’arancio nasce in Cina, in India e in Indocina come le varietà originarie del cedro, pomelo, mandarino e limone e grazie alle invasioni arabe giunge in tutto il bacino mediterraneo poi per il nord Africa.

Il nome latino Citrus Sinensis distingue l’arancia da quella originaria denominata citrus aurantum, mentre lo stesso termine arancio deriva dall’arabo nãraji.

La cultivar più conosciuta è l’arancio dolce, un ibrido ottenuto dal mandarino e dal pomelo.

Da sempre considerato un frutto prelibato, re Luigi IV fece costruire una Orangerie presso la reggia di Versailles.

In America arrivò sicuramente con la dominazione spagnola, ma a diffonderne il consumo ci pensarono i missionari francescani che piantarono alberi di arancio in Arizona e in California nel 1700.

Ma il viaggio non finisce qui, anzi ne comincia uno ancora più inaspettato, grazie al lavoro di ibridazione avvenuto nel 1800 in un monastero di Bahia dove appunto fu creata la varietà Washington Navel.

Nel 1870 da Bahia alcuni alberi di questa varietà furono piantati in California: da allora questa arancia con “l’ombelico” ha superato i confini e l’oceano fino ad occupare il secondo posto come prodotto più redditizio di questo stato nel 1920.

L’arancia ha avuto questa grande diffusione grazie alla sua bontà in termini di gusto e di proprietà nutrizionali e grazie al fatto che è un frutto invernale, periodo in cui c’è meno vita nelle coltivazioni.

Da un punto di vista nutrizionale è un frutto ricchissimo in vitamina C e A e in larga parte anche di quelle del gruppo B.

Grazie alla presenza di bioflavonoidi, associati alla vitamina C, il consumo di arance aiuta la ricostruzione del collagene e del tessuto connettivo.

Migliora il rafforzamento dei tendini, delle cartilagini, dei legamenti.

Previene e contrasta la fragilità capillare e migliora il flusso venoso.

Per queste proprietà è un ottimo alleato contro la cellulite in quanto, migliorando la circolazione sanguigna, evita il ristagno che risulta poi evidente come inestetismo.

Le arance rosse come i tarocchi, le more, le sanguinelle hanno in più le antocianine, un potente antinfiammatorio.

Sono a pieno titolo e merito sulle nostre tavole, anche per la capacità di   proteggerci dal cancro del colon e del retto.

L’arancia amara invece viene utilizzata nell’industria farmaceutica per realizzare tonici e digestivi. Le scorze delle arance amare, chiamate “zeste”, contengono un alto contenuto di sinefrina, una sostanza simil adrenalinica, pertanto viene utilizzata nella produzione di integratori ad effetto termogenico per favorire il dimagrimento.

L’intero frutto è da utilizzarsi per marmellate e liquori.

Dall’arancia si estrae un olio essenziale molto utilizzato nella medicina naturale.

Ma attenzione a cosa acquistate, perché l’arancio dolce fornisce tre tipi di olio essenziale:

. uno ricavato dalla buccia, per spremitura a freddo e successiva centrifugazione

. uno dai fiori chiamato Neroli

. uno dai rametti con foglie detto Petit-grain.

L’olio per spremitura della varietà amara viene invece denominato Bigarade e quello per distillazione dei fiori a sua volta viene detto Neroli bigarade.

A cosa serve l’olio essenziale di arancio dolce?

É un antispasmodico naturale, pertanto possiamo usarlo per fare dei massaggi rilassanti, soprattutto per alleviare fatica e stress;

è un sedativo naturale quindi possiamo mettere alcune gocce su un fazzoletto, sul cuscino, quando andiamo a letto;

è un digestivo, quindi possiamo utilizzarlo per massaggiare in modo leggero l’addome in caso di pesantezza o gonfiore;

calma e contrasta il nervosismo;

infine leviga le rughe e le smagliature e, utilizzato per i massaggi alle gambe, contrasta i segni della cellulite.

L’arancia per la sua forma perfetta, tonda, lucida e solare è simbolo di ricchezza, fertilità, sensualità e tutto ciò si riscontra nella bontà del frutto dolce e succulento, che richiama al “piacere della vita”, al “succo della vita”, al gustarsi tutto dall’inizio alla fine.

Altrettanto sottende il colore che è forte, solare, pieno di sfumature:

è la tonalità del 2 chakra, che domina ed esprime la creatività, la sessualità, la procreazione.

Questo chakra non a caso è associato al sistema riproduttivo, al sistema immunitario e al senso del gusto.

La simbologia dell’arancia è legata anche al paradiso, l’albero viene a volte identificato con quello del bene e del male per cui allude al peccato originale, altre volte alla salvezza dopo la passione di Cristo.

Come riporta anche la teoria dei colori, nonostante racchiuda in sé la passionalità del rosso e l’elettricità del giallo, l’arancio crea un equilibrio di serenità fra i due colori primari.

Cecilia Salerno

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

Leggi di più