Fipe Confcommercio: “Si continuerà a lavorare per garantire agli imprenditori il massimo dell’ascolto e del supporto”.
E ancora: “La disobbedienza civile, adesso più che mai, è inadeguata. Condividiamo la frustrazione e il senso di spaesamento di tanti esercenti, che possono indurre a gesti radicali, ma come rappresentanza del settore più grande e diffusa dell’intero Paese, esercitiamo il nostro ruolo e la nostra responsabilità, cercando di difendere e di rappresentarne gli interessi reali, valorizzandoli per la loro capacità di contribuire al bene e al futuro del territorio. Se in seguito ad aperture forzose si dovesse casualmente registrare un nuovo picco nei contagi, l’intera categoria sarebbe ulteriormente danneggiata anche da questo punto di vista”.
Redazione