Di seguito, le disposizioni dell’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Mons. Bellandi, alla luce dell’ultimo DPCM del 3 novembre 2020 in materia di contenimento Covid-19.
Dal 15 novembre p.v. essendo la Regione Campania inserita tra le “zone rosse”, a partire dalla stessa data e fino a nuove indicazioni, nella Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno
DISPONGO quanto segue:
- Rimane valido il Protocollo firmato dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana e dal Governo in data 7 maggio 2020 con le integrazioni successive del Ministero dell’Interno e della Segreteria Generale della CEI.
LA VITA ORDINARIA DELLE PARROCCHIE
- Le chiese possono rimanere aperte e si continuino a celebrare le SS. Messe con il concorso di popolo. Le celebrazioni della Liturgia delle Ore, le adorazioni eucaristiche, i rosari sono consentiti solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le Messe. È necessario che i fedeli si rechino solo nella chiesa nelle vicinanze della propria abitazione o al massimo all’interno del proprio Comune. Se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nello spostamento tra la loro abitazione e la chiesa e viceversa, dovranno esibire l’autodichiarazione in cui dichiarano nella causale “situazione di necessità”. Gli spostamenti dei sacerdoti sono invece giustificati da “comprovate esigenze lavorative”.
- Si concelebri solo in caso di vera necessità pastorale e concelebrino i consacrati che vivono nella stessa casa.
- Sacristi, organisti e coloro che svolgono un servizio liturgico, retribuiti o volontari, se sottoposti a controllo da parte delle Forze di polizia nel tragitto tra la propria abitazione e la chiesa e viceversa, potranno anch’essi esibire l’autocertificazione in cui si dichiara nella causale “comprovate esigenze lavorative”. “Sebbene il servizio liturgico non sia direttamente assimilabile a un rapporto di impiego, tale giustificazione è ritenuta valida e non saranno applicate sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di contenimento Covid-19” (Lettera del Ministero dell’Interno al Segretario Generale della CEI del 27 marzo 2020).
- Per indicazioni dettagliate si vedano i modelli di autodichiarazione allegati.
- Vista la situazione epidemiologica, i cori non potranno prestare il loro servizio durante le celebrazioni. Può essere prevista la presenza di un organista e un massimo di tre cantori che dovranno mantenere tra loro una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri davanti e dietro. I cantori saranno distanti due metri in ogni direzione dalle altre persone e dall’assemblea liturgica. Le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. I cantori terranno sempre la mascherina.
ALTRI SACRAMENTI
- Sono sospese le celebrazioni delle Cresime e delle Prime Comunioni.
- La celebrazione dei Matrimoni è sospesa. Eccezionalmente si potrà derogare al divieto chiedendo autorizzazione alla Curia e comprovando la richiesta con motivazioni di grave necessità.
- La celebrazione del Battesimo è consentita, al di fuori della S. Messa e alla presenza dei soli padrini e dei familiari più stretti.
- Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
- Le Esequie sono consentite e si celebrino solo negli stessi spazi e con l’adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le SS. Messe. In occasione di un funerale, possono spostarsi per raggiungere il luogo della celebrazione – superando il limite della “ragionevole vicinanza” – solamente gli stretti familiari.
- Sono vietate le esequie di defunti a causa del Covid-19. Rimane consentita, qualora espressamente richiesta, una benedizione del feretro al passaggio davanti alla Chiesa o all’ingresso del cimitero, sempre alla presenza degli stretti congiunti.
- La visita ai malati dei Ministri della Comunione Eucaristica è sospesa. I sacerdoti potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per l’amministrazione della Confessione, dell’Unzione e del Viatico. Si osservino le seguenti misure:
- si inviterà ad arieggiare la camera prima e dopo la visita;
- l’Unzione avverrà mediante un batuffolo di cotone o una salvietta pulita oppure bastoncini cotonati biodegradabili;
- prima e dopo aver comunicato il malato il Ministro si laverà le mani con acqua e sapone oppure con idoneo gel a base alcolica;
- si privilegi la comunione sulle mani;
- nella stanza ci siano meno persone possibili;
- durante la visita il Ministro non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola.
- Per portare la Comunione ai malati che per lungo tempo non possono venire in chiesa, i Parroci – valutandone l’opportunità – potranno affidare questo compito a un parente convivente con il malato che sia fidato e conosciuto dai Sacerdoti della Parrocchia.
- Ogni tipo di catechesi e di riunione in presenza è sospesa. Continua solo in modalità a distanza (online).
Redazione