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Rientro a scuola in sicurezza: la Didattica Ibrida Frontale

Una proposta per una corretta e democratica ripartenza della scuola

20 agosto 2020

Rientro a scuola in sicurezza
Una proposta per una corretta e democratica ripartenza della scuola

La situazione

Con gli attuali livelli di diffusione del Covid-19, segnalati in ripresa in tutto il Paese, lʼimminente rientro a scuola in presenza, fissato per il 14 settembre, è fonte di preoccupazione per famiglie, alunni, personale docente e non docente delle nostre scuole, e le attuali indicazioni del Governo non fanno altro che alimentarla.

Lʼesperimento della DAD (Didattica a distanza), attuata da marzo a giugno, ha evidenziato delle criticità poiché molti alunni non erano adeguatamente attrezzati dal punto di vista tecnologico (assenza di computer o di un efficace collegamento ad internet), determinando nei fatti una disparità di condizioni tra chi ha potuto fruire pienamente di questa possibilità e chi no. Inoltre la didattica a distanza ha costretto numerosi genitori a
casa (cosa ininfluente in un periodo di lock-down, ma estremamente problematica in fase di ripartenza delle attività economiche).
Sono questi i principali motivi per cui non si parla semplicemente di ripartire con la
didattica a distanza in attesa che il Covid-19 ritorni sotto controllo e si esca, finalmente,
dalla pandemia.

La proposta governativa di rientro in regime di didattica in presenza con gli alunni ed i docenti costretti ad indossare per quattro o cinque ore la mascherina, lʼimpossibilità di garantire un corretto distanziamento negli spazi attualmente a disposizione (ragion per cui il distanziamento viene di fatto abolito per decreto), la prospettiva di stazionare per lungo tempo in ambienti non adeguatamente ventilati, lʼincertezza su cosa succede in caso di
positività di un alunno o di un docente, porta la maggior parte delle famiglie a vivere questo rientro a scuola come un incubo, una situazione di pericolo in cui non ritengono la salute dei propri figli adeguatamente tutelata e garantita.

La proposta
Occorre garantire alle famiglie di poter operare una scelta libera e consapevole tra didattica in presenza e didattica a distanza. Chi preferisce o ha necessità (per motivi familiari o di lavoro) può chiedere che il proprio figlio vada a scuola in presenza ed in sicurezza; chi invece ha una efficiente attrezzatura multimediale domestica (e può tenere il figlio in casa), può optare per la didattica a distanza.

La Didattica Ibrida Frontale

A questo punto la didattica a distanza verrebbe concepita come una didattica in presenza
virtuale: con un collegamento webcam in diretta dallʼaula della lezione, gli alunni a casa
potranno seguirla e interagire con compagni ed insegnanti come se fossero fisicamente
presenti in aula (la tecnologia è la stessa della DAD attuale, con la differenza che
lʼinsegnante non è a casa sua ma in aula, con un numero limitato di alunni in presenza e
con il resto degli alunni collegati via internet e presenti in videoconferenza).
Una Didattica Ibrida Frontale per garantire lo stesso livello di fruizione ed interazione da
parte degli alunni sia in presenza che a distanza.
Questa soluzione garantirebbe inoltre una ridotta presenza di alunni in aula ed il rispetto di
un corretto ed efficace distanziamento tra loro.
Infine, la didattica a distanza dovrebbe poter essere richiesta anche per motivi di salute
(allergie, malattie respiratorie, cardiovascolari, ecc.) che impediscono di indossare la
mascherina per molte ore al giorno, sia dagli allievi che dai docenti (nel qual caso la lezione verrà svolta dal professore a casa o dal supplente in aula).

Sull’argomento, una petizione per la raccolta firme lanciata su Change.org da parte di un gruppo di docenti e genitori : https://www.change.org/su/p/lucia-azzolina-scuola-e-sicurezza-scelta-libera-tra-didattica-a-distanza-e-didattica-in-presenza/f

Maria Rosaria Voccia

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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