Palestina: un primo passo in avanti. Continuiamo la nostra battaglia
Com’è noto l’Associazione Memoria in Movimento da sempre è impegnata fattivamente affianco a TUTTI i popoli impegnati per la loro libertà e per la loro autodeterminazione. Non nascondiamo però che per ragioni storiche, culturali, geografiche (siamo o non siamo anche noi un popolo del Mediterraneo che a nostro avviso dovrebbe essere un ponte di pace, di cooperazione internazionale e non, com’è oggi, un muro invalicabile da superare per chi sfugge alla guerra, alle discriminazioni e alla fame?) siamo particolarmente “affezionati” alla lotta dei palestinesi e dei curdi.
Sicuramente questi due popoli, da quando è nata la nostra associazione, ha “assorbito” la maggior parte del nostro impegno internazionalista, anche perché le pessime notizie che ci arrivano ogni giorno ci impongono tale nostra “preferenza”.
Pochi giorni fa, il 12 maggio per la precisazione, rendemmo noto che eravamo, insieme a tantissimi soggetti collettivi e individuali, di un appello al Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, e al Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Il primo con un pessimo twitter NEI FATTI ha appoggiato la criminale volontà del neo governo israeliano di annettere i territori della Cisgiordania, territori dello Stato Palestinese, e il secondo che si caratterizza sempre di più per il suo assordante silenzio.
Fortunatamente quell’appello che abbiamo co-promosso ha iniziato a sortire un primo risultato.
Lo scorso 21 maggio 70 deputati della maggioranza parlamentare hanno sottoscritto un documento (che si allega) inviato al presidente Giuseppe Conte e che si conclude dicendo “Signor Presidente, le deputate e i deputati che sottoscrivono la presente let- tera Le chiedono non soltanto di condannare nel modo più esplicito la pro- spettiva del Governo israeliano, ma anche di adoperarsi attivamente, prima della data dell’1 luglio, in tutte le sedi europee e internazionali, per scongiurarne la realizzazione. Le cui conseguenze potrebbero essere devastanti per l’intera regione.”
In tale lettera si fa notare, in modo garbato e implicito, le contraddizioni esistenti degli atti e prese di posizioni ufficiali che il nostro paese ha fin qui avuto con il testo e il tono del twitter sopra richiamato del nostro presidente del consiglio. Infatti l’Italia in sede UE ha appoggiato la posizione espressa il 15 maggio u.s. da Josep Borrell, all’Alto rappresentante per la politica estera europea, anche a seguito della riunione del Consiglio Affari Esteri della UE. Senza contare la dura presa di posizione della Lega Araba e del dal segretario generale dell’Onu António Guterres.
Orbene quella lettera dei 70 deputati è importante e deve essere rafforzata con atti formali ANCHE DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI SOPRATTUTTO quelle che nel corso degli ultimi hanno ricevuto una delegazione dell’ambasciata presso lo Stato Italiano ( comuni di Salerno, Baronissi, Fisciano, Sarno e Siano 16 settembre del 2014) o quelli che nel corso degli anni con delibere di Giunta e/o di Consiglio più volte hanno prese posizione (Cava ad esempio).
Pertanto già nella giornata di dopodomani, 26 maggio, invieremo con posta certificata ai Sindaci dei comuni sopra citati una nostra lettera di stimolo che sia d’appoggio sia alla posizione dei 70 deputati completando la loro posizione con la richiesta esplicita che L’ITALIA DEVE RICONOSCERE UFFICIALMENTE LO STATO PALESTINESE.
Infine, NON possiamo NON rimarcare che tra quelle firme NON CI SIA NESSUN DEPUTATO della nostra provincia. Non è una novità, non ci meravigliamo neanche considerato che a nostra memoria MAI hanno fatto un atto significativo, una presa di posizione, un qualcosa di significativo su questi temi. Ovviamente ci riferiamo anche ai salernitani eletti IN ALTRE PROVINCIE DELLA NOSTRA REGIONE.
Se è stata una loro semplice dimenticanza o non conoscenza dell’iniziativa sono ancora in tempo: BASTA UN SEMPLICE ATTO FORMALE E PUBBLICO DI SOSTEGNO a quella lettera con l’auspicio che aggiungono anche la richiesta della petizione nazionale che vede la nostra associazione CO-promotore per il RICONOSCIMENTO ufficiale dello Stato Palestinese. Se lo faranno saremo i primi a esultare e riconoscere pubblicamente il loro atto. (Comunicato Stampa Associazione Memoria in Movimento)
Redazione