Napoli: in Piazza Plebiscito la protesta di Artisti e Bottegai di San Gregorio Armeno
Le misure del Governo di contrasto al Covid-19 li hanno esclusi
Prossime manifestazioni di protesta, il 30 maggio e il 13 giugno
Ieri, a Napoli, in Piazza Plebiscito, il flash mob di protesta degli Artisti contro le misure anti Civid-19 del Governo che, di fatto li escludono. Ad essi, si sono affiancati i Bottegai dei Presepi di Via San Gregorio Armeno, egualmente in sofferenza economica da quando è partito il lockdown.
Oltre 600 persone hanno protestato per chiedere misure e interventi adeguati per i lavoratori del mondo dello spettacolo divenuti «invisibili». Sono attori, musicisti, artisti di strada, elettricisti, fonici, scenografi, sarti.
«La stagione 2020 è del tutto saltata – dicono – non sappiamo se e quando riprenderà la stagione 2021. Chiediamo di essere ascoltati. Il Governo, è stato informato delle nostre richieste. Il bonus dei 600 euro erogati dall’Inps, per noi che siamo ex Enpals, da solo non basta. Chiediamo un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa dei settori e un tavolo tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura. Il limite delle 200 persone per riaprire a giugno teatri e cinema comprende anche personale di sala e vigili del fuoco, non sono 200 spettatori. Per il lockdown sono stati fermati 7mila spettacoli».
Prossime manifestazioni di protesta, il 30 maggio e il 13 giugno.
SAN GREGORIO ARMENO
“Tutti gli artigiani, compatti, chiedono un confronto con il presidente Vincenzo De Luca, l’unica persona percepita come in grado di permettere alle botteghe di sopravvivere e portare avanti una tradizione della quale la città e la regione non possono fare a meno. L’impatto economico sarebbe disastroso, senza parlare di quello culturale: non possiamo permetterci di perdere secoli di identità e bellezza”. Così, i Bottegai di Via San Gregorio Armeno, che hanno lanciato anche l’hashtag #salviamoilpresepe.
Redazione