Con l’evento “Vietri nella storia del sistema portuale salernitano” si tornera’ a discutere del volume “La Riforma Portuale di Federico II”, scritto dall’avvocato marittista Alfonso Mignone.
Nella Ordinatio novorum portuum per regnum ad extraenda victualia varata da Federico II nel 1239 è menzionato il porto di Vietri che era stato concesso precedentemente da Ruggero Borsa alla Badia di Cava per i propri i traffici marittimi. Con Federico II il porto ritornò alla Corona ma furono confermati i privilegi commerciali.
In età moderna e fino agli albori del Regno d’Italia restava scalo di una certa importanza per il cabotaggio costiero e i piccoli traffici nonchè per la pesca. Ciò era dovuto alla felice posizione all’interno del commercio tirrenico, il diretto rapporto degli opifici con la spiaggia e le retrostanti colline ricche di legname. Oggi lo scalo di Vietri si prepara ad avere un futuro come attracco delle linee di cabotaggio per Salerno, Isole e Costiera.
Saluti istituzionali
Modera Antonio Dura
Interventi
Alfonso Mignone – Il porto di Vietri all’epoca di Federico II
Maria Antonietta Del Grosso – Marineria in Principato Citra in età moderna
Aniello Tesauro – Aspettative portuali a Vietri nell’Ottocento
Redazione