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Fonderie Pisano, il Comitato Salute e Vita replica alla Lettera del Sindaco

Sevensalerno Riceve e Pubblica

Il nostro comitato ha appreso a mezzo stampa dell’ultima lettera inviata dal Sindaco Vincenzo Napoli all’Arpac, dove il primo cittadino fa riferimento alla necessità di fantomatiche ulteriori verifiche di tipo ambientale per rispondere alle tante segnalazioni che giornalmente gli vengono dirette da tantissimi cittadini quotidianamente costretti a subire la puzza nauseabonda e le polveri nere metalliche provenienti dalle fonderie pisano. Questa lettera del Sindaco ha l’ardire di richiedere dopo decenni di conferme anche processuali, di dichiarazioni di giudici anche dei tribunali amministrativi, ancora conferme. Come se fosse stata scritta da un marziano infatti, nella lettera, il Sindaco chiede conferme all’ARPAC circa la reale pericolosità di quell’opificio. Ancora conferme lì dove avrebbe dovuto e potuto, dato le evidenze emerse già da tempo anche di tipo scientifico, emettere un provvedimento di tipo contingibile ed urgente. Ne ricordiamo alcune a titolo d’esempio, così da rinfrescare la memoria del Sindaco,

1) controllo Arpac di Caserta nel 2015 le cui risultanze portano la regione Campania ad emette provvedimento di sospensione delle attività delle fonderie perché creavano un immediato pericolo per la Vita e per l’Ambiente;

2) 2016 controllo Arpac che conferma il perdurare dell’immediato pericolo per la Vita e per l’ambiente;

3) controllo Arpac maggio-ottobre 2017 che evidenza tra le altre gravi criticità causate dalle fonderie pisano la possibilità concreta che le stesse abbiano creato un rischio diossina, ricordiamo che in quel periodo furono sequestrate miglia di rottami molti dei quali bruciati nelle fonderie cariche di olio esausto e plastica;

4 ) nel 2018 viene depositata la relazione provvisoria dello studio Spes, uno studio oggettivo e scientifico fatto da enti pubblici, che nonostante sia ancora provvisorio evidenzia già la presenza di almeno 10 metalli pesanti con un valore superiori ai limiti di legge, nel sangue di 400 cittadini abitanti a pochi chilometri dalle Fonderie e a mano a mano che ci si allontanava dalle fonderie i metalli diminuivano, pertanto tale fenomeno già indicava come fonte di inquinamento le Fonderie responsabili di tali presenze anomale nel sangue dei cittadini;

5) 2018 l’arpac trova un rischio esiziale per la popolazione viciniori e gli stessi lavoratori, confermato dal Tar che si limita tra le altre cose a spiegare che il lemma in italiano di esiziale significa pericolo mortale ovvero tutto ciò che è mortale: Nonostante tutte questi numerosi accertamenti comunicati prima al Sindaco e poi resi pubblici,il Sindaco non ha preso alcun provvedimento.

Anche il nostro Comitato ritiene sia necessario che la questione venga affrontata in via definitiva ma senza nascondersi dietro atteggiamenti dilatori per delle azioni che sono, non solo opportune ma previste dalla legge. Il Sindaco è il primo responsabile della salute, ed in qualità di autorità sanitaria deve emanare provvedimenti urgenti lì dove se ne ravvisi l’ esigenza.

Il nostro accorato appello al primo cittadino affinché non si procrastini più in questo deprimente teatrino di rimpalli di responsabilità. I salernitani vogliono respirare aria pulita ed un primo cittadino assennato ha il dovere di tutelarli

Comunicato Stampa Comitato Associazione Salute e Vita

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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