Si è tenuta stamane sabato 15 Giugno 2019 una conferenza stampa del Comitato e Associazione “Salute e Vita” allo scopo d’informare l’opinione pubblica circa un altro importante passo compiuto verso la ricerca della giustizia e della verità nella vicenda Pisano.
E’ motivo di grande soddisfazione la pubblicazione dell’ordinanza di rigetto per l’archiviazione nell’ambito del giudizio volto ad accertare l’insorgenza di patologie tumorali e non, come conseguenza delle emissioni nocive emesse dalla Fonderia Pisano. Come si legge nel provvedimento le indagini svolte sinora sarebbero incomplete, al punto che il GIP scrive espressamente di non condividere il metodo adottato dai consulenti. Si rendono pertanto necessarie nuove attività investigative, che comprenderanno anche uno studio epidemiologico e che dovranno concludersi entro 12 mesi.
Si tratta di un importantissimo risultato, in particolar modo se si tiene conto che in questo autunno si attendono anche i risultati definitivi dello studio SPES, il quale potrebbe portare nuovi elementi oggettivi e scientifici a conforto di quanto si è sempre sostenuto circa l’impatto violento e nocivo dell’attività della Fonderia sulla salute della collettività dei cittadini e degli stessi lavoratori. A riguardo non va da meno sottolineato che il magistrato ha indicato un nuovo potenziale reato a carico dei Pisano, oltre ai reati di omicidio e lesioni personali, egli individua anche gli estremi per la contestazione del reato contro l’incolumità pubblica.
Il Comitato e Associazione “Salute e Vita” esprimono pertanto la propria gratitudine sia al Dott. Paolo Fierro, che in qualità di vice Presidente dell’Associazione Nazionale Medicina Democratica ha supportato con le proprie competenze il legale nella redazione di un’incisiva relazione tecnica a supporto dell’esposto presentato, sia all’Avv. Fabio Torluccio che con grande professionalità e passione è riuscito a far comprendere e prevalere le tesi e le ragioni che erano alla base dell’opposizione all’archiviazione, pertanto grazie alle sopra citate professionalità, il Giudice ha pienamente accolto la richiesta di uno studio di coorte sulla mortalità e morbosità per l’area interessata dalle Fonderie di Salerno ed ha espressamente citato nel provvedimento le richieste da noi portate avanti ritenendo che esse sono essenziali per svolgere un indagine oggettiva e per arrivare realmente a conoscere fino in fondo tutta la Verità ottenendo Giustizia.
Redazione