
“Carissimo fratello” faccio a Lei e ai “fratelli” cristiani il mio “saluto insieme a quello di tutta la Moschea di Salerno” dopo 13 giorni del Ramadan, il mese del digiuno della religione islamica. “Ciò che noi facciamo – scrive l’Imam- fa parte di una storia di pietà e timore di Dio che abbiamo in comune con ebrei e cristiani”. Il digiuno “è lotta contro le cattive passioni ma serve anche a provare la fame dei poveri ed essere più solidali con loro”. E da musulmano “Prego per noi e per voi, per i vostri e i nostri figli affinché possiamo vivere con serenità e pace in questa nostra città di Salerno e offrire a essa anche il nostro contributo non solo come credenti ma anche come cittadini pienamente integrati nel corpo sociale”.
“Preghiamo per TUTTI”: – “In questi giorni si addensano notizie terribili di violenze compiute su tanti innocenti . Abbiamo più che mai bisogno di uomini e donne impegnati con tutte le loro forze a costruire la pace e a lottare contro i violenti. Pace per tutti, non solo per alcuni”. – Durante questo mese ci impegnamo a pregare, digiunare, aiutare i più bisognosi e rafforzare i legami di parentela e amicizia. Dio non mancherà di premiare questi sforzi! –
Per noi musulmani si tratta di un’occasione per cogliere con umiltà la pregnanza simbolica di questa ospitalità e di questa fratellanza tra musulmani e cristiani uniti nella figura santa per entrambi della Vergine Maria. Una convergenza spirituale di fraternità e umiltà che offrirà anche un momento di riflessione su Maria nelle due tradizioni e sugli aspetti simbolici del digiuno.
A Lei Mons. Andrea Bellandi, lancio l’idea di futuri incontri e iniziative – Musulmani e Cristiani, insieme per vincere la violenza tra fedeli di religioni diverse -.Alla radice di tutte le Religioni e in particolare di quelle Monoteiste – Ebraismo, Cristianesimo, Islam – vi è la ricerca della Pace che viene dall’Altissimo. Ma tra le cause di violenza tra le diverse culture non possiamo negare come la religione venga talvolta manipolata a fini politici o di altro tipo.
Noi responsabili delle nostre comunità di credenti dobbiamo con forza credere e predicare che Dio è Pace e mai e per nessun motivo il suo Nome può essere invocato contro qualcuno o per la rovina di un’altra cultura. Dio soffre della violenza di un uomo contro un altro uomo e nessun arma potrà mai essere benedetta da Lui.
Non venga predicato l’odio tra diversi, ma anzi si costruiscano ponti di accoglienza e luoghi di convivenza tra diversi. Siamo tutti figli dell’unico Dio, padre di tutti i popoli. Siamo tutti fratelli di un’unica famiglia umana che deve trovare con amore e intelligenza vie di convivenza e Pace. Sostenuti da un amore reciproco che ha le sue radici in un credo religioso vero e non edulcorato da ragioni di interesse umano, dobbiamo ancor di più ricercare occasioni per conoscerci e mostrare a tutti che, al di là delle innegabili differenze, possiamo contribuire a un pacifico convivere.
Per questo Le rinnovo, caro fratello, i miei più cordiali e fraterni saluti. Inoltre invito Lei alla: L’ ‘Id al Fitr, la festa che conclude il Ramadan, questo costituirà, ancora una volta un’occasione propizia per incontrarci e scambiarci in comunione, cordiali auguri di Pace e gioia da parte mia e di tutti i musulmani salernitani.
Che Dio le sia propizio e la benedica.
Comunicato Stampa Moschea di Salerno
Redazione