“Individualismo-Arroganza e Pregiudizi” a Salerno
Il Finissage
“Individualismo” – Arroganza e Pregiudizi, la Mostra di Arte Concettuale tenutasi all’Arco Catalano di Palazzo Pinto a Salerno, dal 7 al 15 maggio 2019, si è conclusa con successo.
I lavori proposti dal Manifesto BRUT hanno interessato il pubblico, variegato, ed hanno innescato curiosità e riflessioni nei più giovani.
Il Tema,“Individualismo- Arroganza e Pregiudizi”, è nato da un’analisi attenta della situazione economica e socio-politica italiana.
Vincenzo Ceccato, Irina Danilova, Rino Telaro, come artisti, esseri umani, informatori, si sono focalizzati sul fenomeno della resa volontaria o inconsapevole di una stragrande maggioranza di persone verso un sistema socio-economico dittatoriale.

Questo sistema lascia scarsissime vie di fuga e di difesa, costringendoci, nella maggior parte dei casi, ad essere prigionieri inconsapevoli di un sistema perverso, con l’eccezione di coloro che deliberatamente si offrono al mercato in cambio di profitti meramente corporali, di orgoglio e di ambizione personale.
Si esprime, inoltre, la volontà di dialogare con un pubblico ormai assuefatto da parole cacofoniche e senza senso, mettendolo a confronto con un linguaggio diverso, intriso di emozioni, dove immagini ed artefatti inabituali cercano di ridare senso al linguaggio e di rendere chiara l’informazione.
Sostiene Rino Telaro:
“L’individualismo ci ha resi insensibili, incuranti, senza emozioni. Tutto deve ruotare intono a noi, tutto può servire a gratificarci ma non a gratificare, tutto può essere utile per esaltare il nostro Ego. Chiunque ci ostacola va eliminato, deriso, messo alla berlina insomma, non deve avere nessuna possibilità per nuocere il nostro Io, i nostri interessi.
Io sono il Dio vivente, io decido cosa sia giusto e cosa non lo è, io sono la verità e come tale la conoscenza, l’amore per me e di me è incontestabile. L’arroganza è propria dell’individualista, lo rende sordo e cieco, ed i pregiudizi lo abitano in continuazione facendogli perdere il contatto con la realtà. Si racchiude nel suo mondo divenendone prigioniero inconsapevole”.
E ancora: “Perché scegliemmo di organizzare una società basata sul principio evoluzionistico della materia anziché quello spirituale nonostante questi siano indivisibili? Oggi, quella spiritualità ci manca e non riuscendo a trovarla nella realtà di tutti i giorni, ci siamo creati un mondo virtuale dove è possibile immaginare di viverla. Purtroppo, non essendo legata al reale, ci fa sentire ancora più soli e miseri.”
Mostra Concettuale Brut Sevensalerno, Palazzo Pinto Salerno -Foto Umberto T. Vocaturo


Curatrice: dr.ssa Maria Rosaria Voccia, Giornalista, Direttore Responsabile del sito di informazione www.sevensalerno.it
Allestimento su progetto dell’Architetto Pasquale Cicalese
Comunicazione e Ufficio Stampa: 7Salerno Media Partner
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