CulturaGustoRubriche

Luisa Spagnoli, l’imprenditrice illuminata dalla parte delle donne

Crea i famosissimi-e buoni- Baci Perugina, nel 1922

Una donna italiana che nasce negli anni Settanta dell’Ottocento (1877), fulgido exemplum per tutti di coscienza illuminata e di spirito battagliero, che è riuscita là dove moltissimi, soprattutto ai nostri giorni, falliscono.

Ingredienti principali della sua esperienza: buon senso, tenacia, umiltà.

Questa è stata Luisa Spagnoli, imprenditrice, nata a Sargentini in provincia di Perugia il 30 ottobre 1877, passata alla storia per avere ideato il Bacio Perugina e soprattutto per la catena di negozi d’abbigliamento che porta il suo nome.

Nel 1907 con il marito Annibale Spagnoli insieme a Francesco Buitoni e Leone Ascoli, apre una piccola azienda dolciaria con sede nel centro storico di Perugia, la Perugina, con quindici dipendenti. Con lo scoppio del primo conflitto mondiale a mandar avanti la fabbrica rimane solo la signora Spagnoli con due dei suoi tre figli, Mario e Aldo. A guerra finita, nel 1918, la Perugina è già una manifattura con più di cento dipendenti.

Nel 1917 nasce la tavoletta di cioccolato fondente LUISA, che deve il suo nome appunto proprio a Luisa Spagnoli e che subito diventa un prodotto di punta, insieme al Bacio Perugina, inventato nel 1922, e alle caramelle Rossana.

Bacio Perugina

Bacio Perugina

Caramella Rossana
Caramella Rossana

Attenta alla condizione femminile (“ Una donna che lavora è una donna libera”, soleva ripetere), Luisa Spagnoli fonda l’asilo nido dello stabilimento di Fontivegge, considerato il più avanzato d’Europa nel settore dolciario. E’ qui che poi nascerà il famoso cioccolatino chiamato prima “Cazzotto e poi “Bacio Perugina”.

Nelle mani di Luisa Spagnoli,  che cercava un sistema per non sprecare i preziosi residui di altre lavorazioni, prende forma questo originale cioccolatino: cuore di gianduia e granella di nocciole, guarnito da una nocciola intera e ricoperto di cioccolato fondente Luisa.

La forma irregolare ricorda la nocca di una mano, e viene perciò dapprima battezzato “Cazzotto”. È Giovanni Buitoni a rinominarlo Bacio mentre Federico Seneca aggiunge il cartiglio che diventerà il segno di riconoscimento che lo ha reso unico e inconfondibile messaggero d’amore.

Alla fine della prima guerra mondiale, si lancia anche in una nuova impresa: l’allevamento del pollame e dei conigli d’angora. I conigli non vengono uccisi e neanche tosati, ma amorevolmente pettinati per ricavare la lana d’angora per i filati. Nasce nel sobborgo di Santa Lucia l’Angora Spagnoli per le creazioni di scialli, boleri e indumenti alla moda. La segnalazione alla Fiera di Milano come “ottimi prodotti” spingono Luisa a moltiplicare gli sforzi: sono 8.000 gli allevatori che mandano a Perugia per posta il pelo pettinato via da almeno duecentocinquantamila conigli.

Luisa non riuscirà a vedere il vero decollo dell’azienda che inizierà circa quattro anni dopo sotto la guida del figlio Mario. Le viene diagnosticato un tumore alla gola. Giovanni Buitoni la trasferisce a Parigi per garantirle le migliori cure e rimane con lei fino alla sua morte, avvenuta nel 1935 all’età di 58 anni. È tumulata nella cripta di famiglia del Cimitero Monumentale di Perugia.

Negli anni Quaranta, in un periodo in cui fame e freddo la fanno da padrone, gli Spagnoli regalano ai loro operai per Natale maglie, calze e lana per un valore di 4.000 lire, una fortuna per quei tempi. I loro operai possono usufruie di piscina riscaldata all’interno degli stabilimenti, nonché di casette a schiera (tuttora esistenti), con vicino asili nido per i figli delle operaie. Inoltre, si organizzano  balli, partite di calcio, gare, feste.

Dopo la sua morte prematura nel 1935 all’età di 58 anni, a Parigi, dove si trasferisce  per curarsi, i figli continuano e portano a compimento le imprese materne.

Mario costruisce  nel 1947, il nuovo stabilimento della “Città dell’angora”, attorno a cui nasce una comunità autosufficiente, in cui la parte assistenziale e ricreativa era fase del ciclo produttivo. Fonda inoltre negli anni Sessanta il parco giochi della “Città della Domenica”, originariamente chiamato “Spagnolia” e ancor oggi meta di visitatori. All’ingresso del Parco campeggia un grande ritratto di Luisa.

Annibale, detto Lino (1927-1986), imprenditore e presidente del Perugia Calcio, fa nascere la rete commerciale dei negozi “Luisa Spagnoli”, oggi presente in tutto il mondo, sempre con base a Perugia.

Maria Rosaria Voccia

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

Leggi di più