Salerno: all’Arco Catalano di Palazzo Pinto la mostra antologica su San Matteo

La mostra di Renaldo Fasanaro, a cura dell’associazione ADOREA , con il coordinamento scientifico del Gruppo Archeologico Salernitano, analizza e propone per la prima volta a Salerno, città custode delle reliquie del Santo, le immagini e i luoghi della vita dell’ Apostolo. L’autore attua un cammino “per immagini” tra monumenti e reperti del passato: la purezza materica della piramide di Chefren, la tavoletta in accadico del “Poema della Creazione” (Enuma Elish) da Ninive , la grande struttura lignea dell’arca (Genesi 6, 13 -22) e le figure dei grandi patriarchi biblici: Noè, Abramo e Mosè.
L’Ecce Homo (pastello su pergamena adesa a un drappo di seta del XVII secolo) e la grande crocifissione su pergamena annunciano le tragiche vicende che chiuderanno il corso del I° secolo : la morte di Cristo e la prima guerra giudaica con la distruzione della città di Qumran, Gerusalemme e Masada.
Vengono presentati , come “preziose reliquie della memoria dell’umanità”, alcuni reperti riconducibili alla figura del santo: i frammenti del vangelo di Matteo di Coptos ed Ossirinco , la fortuita e appassionante scoperta del Codex Sinaiticus nel Monastero di S. Caterina in Egitto e i «Ceri» con le immagini delle personalità che , tra il IX e il XII secolo, contribuirono al ritrovamento e alla valorizzazione dei resti dell’Apostolo nella cattedrale di Salerno.
La mostra presenta foto dal satellite dei siti storici inseriti nell’attuale contesto geografico e territoriale. Le opere sono realizzate nel rispetto dell’antica tradizione biblica , su pergamena pesante con tessuti in lino e seta originali del XVI e XVII secolo; ciò a riportare “al presente” la personalità dei personaggi per farne sentire il respiro, gli odori, i palpiti del cuore, il sussurro delle loro preghiere… e dei loro canti quasi a ricomporre l’anima di ognuno di essi nel contesto dei luoghi storici della città “protetta” dal Santo.
Maria Rosaria Voccia