Imponente lo spiegamento di forze dell’ordine per garantire la sicurezza
Il Gay Pride torna a Salerno, organizzato da Arcigay Salerno “Marcella Di Folco”, in collaborazione con diverse realtà associative sul territorio, e presentato nel Salone del Gonfalone del Comune, che insieme alla Provincia di Salerno, ha concesso il patrocinio ufficiale alla manifestazione. Una tre giorni iniziata con una pièce sull’Omocausto, informazioni sulla salute sessuale e il dibattito con Monica Cirinnà alla Camera di Commercio.
Inoltre, un incontro con gli studenti dal titolo “Il ragazzo con i pantaloni rosa” e una tavola rotonda sul tema “Femminismi senza frontiere”. La chiusura, con il corteo sul lungomare ed il concerto sulla spiaggia di Santa Teresa.
Il presidente di Arcigay Salerno Francesco Napoli ha dichiarato:
“Il Pride è stato un lungo percorso che ha visto l’adesione graduale ma maturata e convinta di gran parte della società civile di Salerno: è un primo passo per una rete sul tema dei diritti, non è più solo un momento di visibilità, festa e rivendicazione e di orgoglio delle persone omosessuali e transessuali ma è un momento più alto di confronto sui diritti di tutta la cittadinanza: diritto alla salute, all’accoglienza. Significa vedere il tema dei diritti non più dal punto di vista di una sola categoria o di un singolo, per un’estensione dei princìpi di uguaglianza a tutta la comunità. Un pride che oltre agli eventi è però innanzitutto festa, un momento di orgoglio, di gioia, di affetti, storie e persone”.
Forza Nuova, a poche ore dall’inizio della kermesse, ha veicolato frasi contrarie, pubblicandole sui social network e sui muri della città di Salerno: “Gay Pride vergogna”, “Più figli meno gay pride”, “Famiglia e tradizione”, “I bambini non si toccano”, “Duemilacinquecento euro alla famiglie vere non si può?”, “Solo famiglia naturale”, “La Cirinnà ha due papà”.
Ad Angri la manifestazione omofoba sostenuta dal vicesindaco. ArciGay Salerno “Chiederemo spiegazioni”.
“Chiederemo conto al Sindaco di Angri di quanto sta accadendo nella sua città. Una città in cui il vicesindaco promuove una manifestazione di evidente stampo omofobico, scorretta e lesiva della dignità delle persone, prima ancora che dei diritti e delle uguaglianze delle persone gay, lesbiche e trans – così a caldo Francesco Napoli, Presidente Arcigay Salerno all’annuncio della manifestazione che si terrà il prossimo 29 maggio ad Angri dal titolo “Perché non mi definisco gay” voluta da diverse realtà ecclesiali. “Una manifestazione che intende veicolare le cosiddette pratiche riparatorie, messaggi e contenuti che da decenni oramai la comunità internazionale e l’Ordine degli Psicologi ha bollato come scorretti, ingannevoli e lesivi delle più elementari regole di rispetto per l’altro – ha proseguito Napoli. La più bella risposta a tutto questo odio, a chi vuole dividere e seminare discriminazione, saranno i colori dell’uguaglainza, a Salerno adesso, a Pompei per il Pride Regionale il prossimo 30 giugno, e a Napoli il 14 luglio”.
Maria Rosaria Voccia
Fotoreporter Guglielmo Gambardella per Sevensalerno