Durante la conferenza stampa di venerdì 25 maggio presso il Bar Verdi a Salerno, l’Associazione e Comitato Salute e Vita , ha presentato le sue osservazioni in merito al provvedimento del Riesame riunitosi il 9 aprile 2018, che ha fatto nuovamente riaprire le Fonderie Pisano per inconsistenza di effetti dannosi riscontrati sulla popolazione e sull’ambiente.
Il Procuratore Corrado Lembo ha nuovamente intenzione di ricorrere in Cassazione “per ristabilire un principio fondamentale di legalità e giustizia”.
Presenti l’Avvocato Penalista Fabio Torluccio e l’Avvocato Amministrativista Franco Massimo Lanocita, si è parlato anche dei progetti futuri: un nuovo stabilimento che costerà 42 milioni di euro, e la bonifica dell’intera area su cui insistono le Fonderie, nonché delle zone limitrofe.
“L’intento è ottenere immissioni dieci volte inferiori alla soglia minima e copertura totale con riutilizzo interno sia delle acque meteoriche che del calore prodotto – spiega Gualtiero Corelli, responsabile servizi tecnici di Assofond (Federazione Nazionale Fonderie).
“Stiamo intervenendo ancora con la Regione per migliorare ulteriormente le performance dello stabilimento di Fratte. Anche se in tempi brevi andremo via – spiega l’ingegner Ciro Pisano – nelle more faremo nuovi investimenti e monitoreremo l’emissore principale con controlli h24. Noi sappiamo che siamo sempre nei parametri, ma vogliamo dimostrare in maniera oggettiva che le nostre emissioni sono nella norma. E stiamo verificando se possiamo pubblicare questi dati sul nostro sito”.
La bonifica e la riqualificazione urbanistica, una volta spostato la fonderia, prevede un investimento privato di 65 milioni di euro, i progetti sono a firma degli architetti Guido Falcone e Donato Cerone.
Maria Rosaria Voccia