La commissione esaminatrice ha infatti confermato, a dispetto dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) le criticità: inquinamento di terreni,dell’aria e delle acque del fiume Irno.
L’avvocato Lorenzo Lentini, rappresentante della famiglia Pisano ha annunciato il ricorso al TAR.
Ricordiamo che lo scorso 15 dicembre i rappresentanti del Comitato Salute e Vita, che porta avanti la battaglia per far chiudere la fonderia, hanno incontrato a Napoli, nella sede della Regione, il Governatore De Luca, che dichiarava: “ Abbiamo deciso di mettere un punto fermo su questa vicenda che non può essere trascinata oltre. Come Regione Campania abbiamo deciso nei mesi scorsi l’avvio dell’indagine “Spes” nell’area della Valle dell’Irno, a cura dell’Istituto Zooprofilattico e dell’Istituto Superiore di Sanità, proprio con l’obiettivo di avere e dare serenità e certezze. Il lavoro è pienamente in corso ed è quasi concluso. Si può già dire che siamo in presenza, grazie ai 400 prelievi di sangue effettuati a campione, di una presenza sopra la media di zinco e selenio. E’ uno studio rigoroso. Attendiamo i risultati finali, ma quello che ci interessa è fare un’operazione-verità, a tutela innanzitutto della salute dei cittadini. E in questo senso è opportuno secondo nopi, seguendo i tempi amministrativi, chiudere questa vicenda prima possibile, e crediamo che già entro la metà di febbraio ci saranno le condizioni anche tecniche, per quello che riguarda la Regione, di pronunciare una parole definitiva con la conferma del parere. Contestualmente occorre attivarsi a tutela dei lavoratori dell’impianto. Ci sono tutte le possibilità per garantire il lavoro in condizioni di tutela per tutti”.
Maria Rosaria Voccia