Riunitosi oggi a Napoli, a Mezzocannone, il blocco dei Comitati Campani Ambientali della Rete Stop Biocidio per l’assemblea plenaria organizzata per discutere su come fattivamente si può mettere in sicurezza e bonificare i terreni, l’aria e l’acqua inquinati dai roghi, dai rifiuti e dalle emissioni nocivi. A dare man forte a questo impegno costante è stato anche il film Veleno, pellicola prodotta in Campania ed approdata alla Mostra di Venezia.
Ricordiamo che Sevensalerno, lo scorso 1°settembre, ha organizzato a Salerno, sulla problematica dei roghi in Campania, un convegno-focus per sensibilizzare le amministrazioni, sollecitato dalla gente, dai residenti della Regione Campania.
Bisogna creare sinergie sul territorio, per evitare il silenzio mediatico, bisogna continuare a tenere accesa l’attenzione.
“Quest’estate migliaia di cittadini sono scesi in piazza per chiedere poche cose chiare – scrivono in una nota la rete Stop Biocidi – tutela dell’ambiente, difesa dei territori da chi li incendia, inquina, saccheggia, devasta. Politiche efficaci di messa in sicurezza e risanamento. Tempi di intervento certi. Controllo democratico sulla gestione delle operazioni, per evitare nuove speculazioni a mezzo di commissariamenti. Nonostante le tante promesse di ogni ente responsabile – continua la nota – Regione in testa, la situazione in Campania non è migliorata. I roghi tossici della filiera criminale sono continuati indisturbati, cosa resa ancora più drammatica dal tracollo del sistema sanitario. In questi giorni le immagini del terremoto di Ischia sono solo l’ennesimo campanello di allarme di una regione esausta, che ha bisogno di interventi strutturali che garantiscano il territorio e chi lo abita. Per questa ragione la rete dei comitati, degli attivisti, dei cittadini in lotta contro il biocidio ha deciso di rimettersi in marcia”.
Il Film
Veleno è la storia di una coppia, Cosimo e Rosaria, che vive nelle campagne della Terra dei Fuochi, tra le province di Napoli e Caserta. Dopo anni di tentativi, i due riescono a concepire un bambino che però non riuscirà mai a vedere il padre, ammalatosi e morto di tumore dopo un’esistenza trascorsa a lavorare la sua terra, quella ereditata dal padre, vicina a una discarica gestita dalla camorra.
“Intorno alle straordinarie interpretazioni di Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo e Salvatore Esposito ruota la drammatica quanto cruda quotidianità della vita nella Terra dei Fuochi, dove amore e odio, diritti e ingiustizia, felicità e dramma si intrecciano di continuo sullo sfondo dei rifiuti tossici interrati ovunque. Nei sottopassaggi, nelle campagne, nelle discariche, ai bordi della strada, una presenza oscura che definisce un contesto che condiziona ogni momento dell’esistenza. Si inquadrano alcune strade interpoderali vicine alla stazione Tav di Afragola oppure la zona a ridosso dei Regi Lagni”.
Il Regista Diego Olivares lo ha presentato venerdì 8 settembre a Venezia, evento speciale della Settimana della Critica, dal 14 settembre al cinema.
Il film è una produzione Bronx Film, Minerva Pictures e Tunnel Produzioni in collaborazione con Gesco Gruppo di Imprese Sociali, Rai Cinema, Sky Cinema e Film Commission Regione Campania.
La Locandina del Film Veleno
I comitati
“Quella di Veleno – hanno dichiarato – è una storia che si inserisce nel contesto di una regione dove camorra, politica e industria si sono organizzate per fare profitto smaltendo illegalmente i rifiuti delle grandi industrie del nord o delle medio/piccole produzioni a nero della regione. Il contesto è frutto dell’instancabile lavoro di denuncia portato avanti dai tantissimi comitati che da anni provano a ricostruire la verità sul biocidio in atto in Campania e che finalmente diventa innegabile anche dalle istituzioni. Veleno – concludono – è quello che questi banditi hanno sversato nelle nostre terre, ma anche quello che muove le azioni di una classe politica criminale che si è resa attrice di questo enorme giro di denaro sulle spalle di tutti i cittadini della regione”.
Per Vincenzo Tosti, portavoce della Rete Cittadinanza e Comunità che conosce molto bene i contadini di quel territorio,“è un film che ha un taglio emotivo però in qualche modo racconta la storia dei tanti”. “Questo significa che in questa terra c’è tanto coraggio – aggiunge – e c’è chi si è ribellato. La storia dei contadini collusi che hanno favorito le ecomafie non è vera perché qui abbiamo un agricoltore che si ribella”.
Maria Rosaria Voccia
Guglielmo Gambardella