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Comitato Salute e Vita: Lettera aperta ai consiglieri comunali di Salerno “Esclusi dal tavolo tecnico”

8 aprile 2022, Salerno

 

Abbiamo appreso dagli organi di stampa della convocazione di un tavolo tecnico di

approfondimento relativo alle Fonderie Pisano che si terrà presso la sala Giunta di

Palazzo di Città il prossimo 12 aprile, alle ore 10.00.

Tavolo al quale parteciperanno il presidente della Commissione Ambiente Arturo

Iannelli, l’assessore alle Politiche Ambientali Massimiliano Natella, l’ARPAC con la

direzione provinciale, l’ufficio legale, la Regione Campania con l’ufficio Ambiente,

l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che ha curato lo studio Spes

e, per la minoranza, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Catello Lambiase,

insieme ai dirigenti comunali ed al sindaco Vincenzo Napoli.

Ci sorprende che il Comune di Salerno avrebbe acquisito ufficialmente i dati

contenuti nello studio Spes soltanto negli ultimi giorni, considerando che la

relazione finale del suddetto studio è entrata in possesso dell’Associazione “Salute

e Vita” l’8 aprile 2021 ed un anno prima, il 15 maggio 2020, il presidente della

Regione Campania Vincenzo De Luca dichiarò che la sua “sensazione era che la

fonderia non doveva essere riaperta”, perché stava aspettando i risultati dello

Studio Spes (quando in realtà erano nelle sue mani già da gennaio di quell’anno).

Allo stesso modo ricordiamo che, a marzo 2021, pochi mesi prima delle elezioni

amministrative a Salerno, il sindaco Vincenzo Napoli ha tenuto negli uffici della

Regione Campania di Salerno, insieme a Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della

Regione Campania ed assessore regionale all’ambiente, alla presenza

dell’amministratore delegato delle fonderie, Ciro Pisano, quella che i fatti hanno

dimostrato essere stata una vera e propria farsa di campagna elettorale sui nostri

morti. Dichiararono infatti che, entro sei mesi, lo stabilimento di Buccino avrebbe

avuto le necessarie autorizzazioni ed entro due anni si sarebbero accesi i motori.

Una speculazione pari a quella del governatore Vincenzo De Luca un anno prima, in

occasione della sua campagna elettorale regionale, visto che, la Giunta Regionale

della Campania, Direzione Generale – Staff Tecnico Amministrativo Valutazioni

Ambientali, lo scorso 29 dicembre, ci comunicò che “ad oggi non sono in atto

procedimenti volti ad ottenere il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico

Regionale” per tale attività industriale. Ovvero, dai primi di marzo 2021 al 29

dicembre dello stesso anno, nulla era stato fatto e quei sei mesi “al massimo”, che

sarebbero dovuti servire per avere le necessarie autorizzazioni, non erano mai

partiti.

Sottolineiamo inoltre che un tavolo tecnico regionale di monitoraggio ambientale

della Valle dell’Irno è già esistente: fu fortemente voluto dal comitato “Salute e

Vita” e nella prima seduta, che si tenne il 29 settembre 2014 a Salerno, furono

delineati una serie di interventi; purtroppo, la speranza che tale tavolo tecnico

potesse dare vita ad un percorso democratico con al centro i cittadini come parte

attiva sulle tematiche della salute e dell’ambiente, fu ben presto delusa, in quanto

fu convocato poche volte e poi di fatto occultato senza revocare la delibera

regionale che l’aveva costituito.

Ma quello che più ci sconcerta è apprendere che, a questo nuovo tavolo tecnico, vi

è la precisa volontà di non far sedere membri del Comitato “Salute e Vita”.

Considerando che la spinta per l’intera vicenda è da sempre stata data dai cittadini

residenti che da decenni si battono contro l’inquinamento atmosferico nella Valle

dell’Irno e che la documentazione prodotta finora è integralmente opera

dell’associazione “Salute e Vita”, non includere rappresentanti dei comitati popolari

lo troviamo incomprensibile e lo leggiamo come un chiaro messaggio di non voler

creare un confronto democratico ed affrontare con determinazione la questione.

Tutte le relazioni allarmanti degli ultimi anni, sia epidemiologiche che quelle dei

periti nominati dal Tribunale, in cui si evince il nesso causale, nonché sentenze del

TAR che hanno riportato la dicitura “esiziale” (ovvero mortale) a causa della

mancata applicazione di nove BAT (“Best Available Technologies”, ovvero le migliori

tecnologie in grado di garantire bassi livelli di emissioni di inquinanti) all’interno

delle Fonderie Pisano, i procedimenti penali e molto altro ancora, sono venuti alla

luce grazie alle proteste dei cittadini. Lo stesso studio Spes è stato resto pubblico

grazie a due ricorsi del TAR perché era stato nascosto e le responsabilità sono

tante, da quelle meramente politiche a quelle di ASL, ARPAC e degli Enti che

spesso hanno dimostrato la loro incapacità e, soprattutto, hanno sempre agito

dietro la spinta dei cittadini e mai in maniera autonoma.

Chiediamo pertanto ufficialmente che rappresentanti dei cittadini ed i tecnici dei

comitati, che hanno dato un contributo fondamentale a tutti gli accertamenti,

vengano convocati e resi partecipi. Non si crea un tavolo tecnico se si escludono gli

unici attori attivi che hanno contribuito ad arrivare a pezzi di verità. Impedire

all’associazione “Salute e Vita” di partecipare a questo tavolo, significa sottrarre

allo stesso un ruolo di vigilanza ed un ruolo attivo nel dare informazioni, perché

ribadiamo che gli Enti preposti hanno mostrato la loro inefficacia ed inefficienza

negli anni e vanno stimolati se si vuole creare un percorso democratico che porti a

qualche risultato. Se abbiamo un procedimento in corso che, auspichiamo, porterà

a capi d’imputazione di disastro ambientale, è perché noi abbiamo fatto le

denunce, anche se seri controlli sono arrivati con un ritardo di anni. Facciamo

dunque appello al buonsenso e chiediamo di essere inseriti, se non si vuole

continuare a perdere tempo.

Nonostante la richiesta di delocalizzazione dal 2006 sia sempre la stessa e di fatto

sempre la stessa sia l’amministrazione comunale di Salerno che si è succeduta in

questi anni (ricordiamo che lo stabilimento di Fratte è stato definito “vetusto ed

assolutamente incompatibile con il contesto urbano nel quale è inserito” nel Piano

Urbanistico Comunale, approvato nel 2006, definizione richiamata in seguito anche

dal pubblico ministero nella richiesta di sequestro del 2011, nell’ambito di uno dei

tanti procedimenti giudiziari a carico della famiglia Pisano) e che non è pensabile

che dei trentadue consiglieri comunali eletti alle ultime amministrative di Salerno,

ad eccezione di Elisabetta Barone, Catello Lambiase e Claudia Pecoraro, non vi sia

nessuno che affronti questa gravissima situazione di disastro ambientale e prenda

posizione, a tutti loro, inclusi dunque i membri della Commissione Ambiente e

l’Assessore alle Politiche Ambientali Massimiliano Natella che, leggiamo, prenderà

parte al tavolo tecnico, attraverso la tecnologia cloud, con i seguenti link caricati su

Dropbox.com, invitiamo gli stessi a prendere visione di una parte esaustiva della

documentazione su questa annosa vicenda, chiedendo loro di informarsi ed

esprimersi.

Ricordando al contempo, al sindaco Vincenzo Napoli ed al suo predecessore,

Vincenzo De Luca, entrambi già sufficientemente edotti circa la vicenda in

questione e ben consapevoli che il sindaco di una comunità è il primo responsabile

della salute dei suoi cittadini, che da anni il principio di precauzione sarebbe già

bastato per richiedere un’ordinanza contingibile ed urgente per la chiusura di uno

stabilimento che, da decenni, è fonte di inquinamento gravissimo a danno

dell’ambiente e della salute umana, come ripetutamente dichiarato da Enti pubblici

preposti per legge.

Non possiamo più aspettare.

Relazioni peritali CTU 2022

https://www.dropbox.com/sh/tpkkk34lfqirvdr/AADzkbWXWYqNkZ9nWUeJ6Jrga?

dl=0

Relazioni ARPAC 2014

https://www.dropbox.com/sh/m6m2fej855nkt9m/AABVSgbyIJzb3SttxAAg0S_4a?

dl=0

ARPAC Caserta 2015

https://www.dropbox.com/s/yf5f8k5kkve8j43/arpac%20CE%202015.pdf?dl=0

ARPAC Caserta 2015 ed il confronto con i dati dell’ARPAC Salerno

https://www.dropbox.com/sh/n9g4z529788bc7o/AADAYhI9MqdvmFXQhseNrdf0a?

dl=0

Relazioni ARPAC 2016

https://www.dropbox.com/sh/7rwvztbs31h4v72/AAChN8qC7kGIkzvQBbt6juS0a?

dl=0

Relazione ARPAC 2017

https://www.dropbox.com/s/0094sf14wd2wfg8/Allegato%20O%20-%20relazione

%20finale%20ARPAC%202017.pdf?dl=0

Risultati preliminari SPES, presentazione SPES

https://www.dropbox.com/sh/m4y520onqup1zf9/AADApPVQ6kUY7DdEuAY0Q0jja?

dl=0

Invio documenti al Ministro della Salute, al vice Ministro della Salute ed al

Ministro dell’Ambiente e responsabilità ASL

https://www.dropbox.com/sh/xuldyv4tn6hmb79/AABgzVBK8RwHv0IOAlqbkTSda?

dl=0

TAR – Pericolo “esiziale”

https://www.dropbox.com/s/886bu3rzn8hp9qk/Allegato%20R%20-%20Ordinanza

%20r.g.1551%202018_TAR_esiziale.pdf?dl=0

Capi d’imputazione dei Pisano e dei funzionari ARPAC

https://www.dropbox.com/s/8krpsykgrq1qgny/Allegato%20E%20-

%20sequestro.pdf?dl=0

Comunicato Stampa

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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