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Palermo: Arte in Viaggio nel Regno delle Due Sicilie

La mostra itinerante parte da Palermo

Inaugura giovedi 20 luglio 2017, ore 18, a Palazzo Dagnino a Palermo, la mostra itinerante “Arte in Viaggio nel Regno delle Due Sicilie”. A Palermo e a Salerno, per poi andare a Milano, in sedi prestigiose, un evento per la promozione e la divulgazione dell’arte contemporanea.
La Mostra itinerante “Arte in viaggio nel Regno delle due Sicilie”, suddivisa in tre “tappe”, Palermo, Salerno e Milano, vede la partecipazione di artisti provenienti da tutta Italia selezionati dalla MaMo Galleria di Milano in collaborazione con il portale www.sevensalerno.it. L’idea, stimolante per gli Artisti, è di produrre opere di piccole dimensioni, di cm 20×20, 30×30, 30×20, realizzate con tecniche diversificate, dalla pittura alla fotografia, all’installazione, raccontando di un viaggio all’insegna dei nuovi linguaggi dell’arte contemporanea.

Le sedi
dal 20 al 27 luglio 2017Palermo, Palazzo Dagnino

Il Palazzo è stato edificato nel 1906 su progetto dell’architetto torinese Giacomo Nicolai, per conto di Nicolò Dagnino. I Dagnino sono una nota famiglia di pasticceri palermitani, che ebbero le proprie rinomate pasticcerie nel cuore del centro, in via Ruggero Settimo, “La pasticceria del Massimo” e “l’Extrabar Olimpia”, due luoghi che ebbero un grande ruolo nella vita sociale e mondana della città lungo tutto il ’900.Il capostipite Nicolò, emigrato a Palermo da Genova nel 1896, dove fece fortuna (che cosa stramba, il mondo era al contrario).Il prospetto ha alcuni elementi liberty, e altri neorinascimentali. Al piano terra erano uffici, gli ambienti di rappresentanza al piano superiore mentre nei corpi bassi laterali officine, locali espositivi, magazzini e depositi. Nel 1911 la fabbrica di mobili contava ben 62 dipendenti.Nel 1919 l’immobile è passato a Teresa Anfossi che vi ha apportato cambiamenti e migliorie, nonostante la forzatura della destinazione residenziale di un edificio nato come industriale.

dal 9 al 17 settembre 2017Salerno, Museo Diocesano San Matteo, Largo Plebiscito, 12

Il Museo Diocesano “San Matteo” sorge alle spalle dell’omonima Cattedrale e vi si accede da Largo Plebiscito. La sede attuale è collocata all’interno dell’ex Seminario Diocesano, dove sono ospitati anche la Biblioteca e l’Archivio Diocesani. L’edificio, fondato dopo il Concilio di Trento e ristrutturato nel XVIII secolo, presenta una facciata neoclassica realizzata nel 1832. La raccolta museale è stata individuata negli anni ’30 del Novecento da Mons. Arturo Capone, il quale volle riunire in collezione i beni artistici di proprietà della Cattedrale che giacevano inutilizzati nella sacrestia e nella Cappella del Tesoro. Un posto di rilievo è occupato dal ciclo degli Avori Salernitani, la più vasta e completa collezione eburnea del Medioevo cristiano esistente al mondo; risalenti all’XI-XII secolo, le 69 formelle raffigurano scene del Vecchio Testamento e del Nuovo Testamento.
Un altro pezzo importante della collezione è l’Exultet, un rotolo – oggi separato in 11 fogli – in pergamena miniata, usato durante la liturgia del Sabato Santo e databile all’inizio del XIII secolo.
La pinacoteca è costituita da un cospicuo numero di dipinti, espressione della cultura figurativa dell’Italia meridionale dal XIII al XVIII secolo.

Milano, Galleria MaMo via Plinio 46
La Galleria Mamo è un laboratorio sperimentale per le arti visive, essa nasce nel 2007 incentrando la sua attività verso la pittura, la scultura e le installazioni.
Ha ospitato numerosissime mostre collettive e personali di artisti storicizzati e anche di giovani artisti. L’elenco delle mostre realizzate è visibile on-line alla pagina uno-net, Valeria Modica MaMo galleria.
L’intento della galleria è quello di promuovere gli artisti creando una fitta rete di contatti legati ad un collezionismo colto e raffinato.
GLI ARTISTI
Carla Giulia Rescaldani pittrice vive ed opera a Milano; forme femminili appena accennate si intrecciano metaforicamente.. raccontando di vuoti esistenziali, in assenza di vita e di morte, colti tra il passato e il presente, rimandandoci nostalgicamente a ricordi e sogni lontani. Tracce di umanità vissuta uscita come da un teatro di ombre cinesi si fondono in pittura forte dai toni drammatici, caratterizzata anche da tratti dinamici con una tecnica a macchia di colore, dove si percepisce la volontà dell’artista di voler trasmettere la velocità dell’esecuzione prediligendo la pittura del non finito… . Arte istintiva, dai forti cromatismi, essenziale, leggera e caratterizzata da sfumature e colature di colore.

Gianfranco Coccia Vive ed opera a Padova, artista poliedrico che lavora sulla pittura istintiva di matrice astratto- informale, grazie alla sua sensibilità ed abilità si possono ritrovare nelle opere di Coccia i puri sentimenti che si mescolano ad una pulsante e viva autenticità. Il fruitore rimane intrappolato nelle trame coloristiche delle sue tele che emanano passione, musicalità e amore per la vita, l’artista ripercorre i luoghi dell’anima e durante il suo cammino riesce a cogliere il suo sentire, tensione, quiete e grandi passioni. www.gianfrancococcia.com

Federica Marin Laureata in architettura a Milano, ha acquisito una solida formazione negli studi artistici, nella grafica pubblicitaria e nella fotografia ottenendo in questi settori importanti riconoscimenti.Alla ricerca didattica-architettonica ha affiancato in ambito accademico un percorso artistico personale sulla percezione visiva attraverso l’uso della macchina fotografica. Si è sviluppato successivamente con le ricerche e workshop al Politecnico di Milano. Attraverso attente riprese fotografiche e la loro successiva rielaborazione in studio, l’artista compie una sorte di trasfigurazione dell’immagine rappresentata dal paesaggio, sia naturale sia antropizzato. Inquadrando scorci, evidenziando particolari, soffermandosi sui dettagli, Federica trascende il dato narrativo. Gli elementi visivi compongono ritmi autonomi dal reale fino a sfiorare l’astrazione e le fotografie sembrano intrise di morbida sostanza pittorica.

Rafaela Moscalciuc Nata a Bucarest, laureata a Padova in Giurisprudenza vive e lavora a Verona dove svolge la professione di consulente.Di natura versatile e creativa, si dedica da tempo anche alle arti figurative con lusinghieri apprezzamenti ottenuti in varie rassegne, sia personali che collettive alle quali ha partecipato.

Raffaella CorradiniVive e lavora a Padova dove esercita la professione di medico oculista.Non avendo mai dimenticato la passione giovanile per la pittura, ama immergersi nel mondo delle armonie e dei colori del mare che da sempre è parte integrante di se stessa. Ci stupisce così rivelando un inedito aspetto del suo carattere, formale e pignolo nel lavoro, informale ed esplosivo nelle sue tele.

ENRICA MAZZUCHIN: Dirigente scolastica, consulente di formazione a livello nazionale e internazionale, ha coltivato attività culturali e progettuali in tutta l’Unione Europea, in Russia, a lungo in Cina, in India, in Mozambico, in Marocco, nello Stato del Brunei Darussalam. Ha quindi viaggiato molto in Paesi e continenti diversi, attraversando una pluralità di esperienze che ha tradotto nella pittura, E’ questo il “filo mai dimenticato” che si intreccia con il progetto artistico di Enrica Mazzuchin…Attualmente l’artista vive a Udine, con studio e laboratorio in Viale Palmanova 78, e lavora come giornalista e scrittrice nell’area turistica internazonale

Ksenia Yarosh, nasce a Mosca nel 1987, vive e opera in Italia da diversi anni, si laurea a Mosca in Giurisprudenza, lavora al tribunale di Mosca, ma il sacro fuoco dell’arte la porta in Italia dove si iscriverà all’ Università di Bologna, concludendo gli studi al DAMS in Storia dell’ Arte.Continua a dipingere, una passione che ha ereditato dalla sua famiglia, alla sua formazione in particolare ha contribuito sua madre nota pittrice russa.Nature morte, soggetti inanimati, piante, particolari della sua vita si collocano all’ interno di uno spazio pittorico buio. Emergono come elementi isolati o si collocano in un contesto domestico caratterizzati da una prospettiva aberrata, immergendo il fruitore in un’ atmosfera sognante. I toni pacati della pittura di Ksenia suggeriscono la sua vicinanza con la natura,Incantevoli illusioni ottiche si mescolano con oggetti reali donando allo spettatore una pittura di grande qualità esecutiva, che non trascura neanche l’elemento espressivo della comunicazione. Scrive: “ogni mio quadro è un sogno messo in scena sulla tela, dove si può decifrare il retrogusto dell’emozione del cuore che sento al risveglio”.
 Sonia Willki nasce a Milano, frequenta il liceo artistico Brera.Collabora per diversi anni con artisti di rilievo internazionale  nella scena dell’arte contemporanea, dedicandosi in prevalenza alla scultura modellata e all’arte ceramica .Parallelamente allo studio delle arti plastiche volge il suo interesse nella ricerca delle arti performative (danza e teatro interattivo), partecipando in qualità di attrice nella realizzazione di diversi progetti di performance interattive.

Leo Valentini Il gusto pittorico e l’eleganza gestuale confluiscono in una tela creando una forma di comunicazione sublimata dal colore, l’arte espressione del sentire del nostro universo profondo, conserva un ruolo da protagonista. L’artista ci parla di universo interiore non escludendo un collegamento con la realtà, ci fa riflettere sulla nuova natura delle cose, creando immagini o forme che in qualche modo possano rimandare al ritratto e al paesaggio. Gli elementi i che compongono la pittura di Leo, sono: il colore, la superficie, la materia, il segno, il gesto che diventa racconto. la creazione di una dimensione dove lo spazio e il tempo si confondono e la vita ritrova la sua magia. Una complicità che porta ognuno di noi ad immergersi in una realtà nuova senza più limiti e confini.

Leila Motazeidian giovane artista di origine iraniana,di Schiraz,(Teheran) frequenta l’accademia di Brera (Milano), vive e opera a Milano, presenta per la mostra itinerante, opere di piccolo formato caratterizate da elementi specchianti,biglie di vetro che si fondono in uno spazio quasi lunare. Si evidenziano nella sua pitture elementi surreali e metafisici. Legati alla volonta di rappresentare riflessi della materia vitra paragonabili hai riflessi dell’anima.
L’opera di Fabrizio Inglese é caratterizzata da un sentimento di profonda inquietudine. Si tratta di una pittura gestuale caratterizzata da una manualità vibrante che non nasconde le sue ascendenze nella pittura Street degli anni 80, Basquiat in particolare e nella pittura di Pablo Picasso. Il maestro spagnolo del resto rappresenta la porta attraverso a la quale sono passati moltissimi importanti artisti del secolo appena trascorso, da Wilfredo Lam a Enrico Bay, solo per citarne due.Vi é nella pittura di Fabrizio Inglese una ricerca del mostruoso e del grottesco, quasi a voler rendere manifesto il desiderio di una corrispondenza tra interiorità ed esteriorità.Il mondo interiore dell’artista é infatti ricco di un’inquietudine che l’autore trasferisce sulla tela come fosse una terapia personale, manifestando tuttavia una ricerca di originalità degna di nota.

Valeria Modica, gallerista e docente a Milano, ha ideato la pocket art, l’arte da viaggio. Collabora con la giornalista e docente Maria Rosaria Voccia, direttore responsabile del sito di informazione www.sevensalerno.it
Rabeeh Newsha che nasce a Teran in Iran nel 1979 si laurea all’ Università di Azat, prima in pittura e successivamente in B.A. Management.La sua passione per l’ arte la spinge ad approfondire le tematiche della storia dell’ arte internazionale e delle arti visive in generale. Studia con i migliori maestri acquerellisti iraniani tra qusti: Behnez Abdallahian.Sperimenta inoltre tutte le tipologie della pittura, sperimentando sull’ astrattismo.La materia pittorica si fonde si moltiplica, si trasforma , volteggia con leggerezza in uno spazio pittorico multiplo.
Marco De Archangelis
Nato a Lanciano, diplomato come programmatore informatico presso l’istituto Tecniche Nuove di Pescara,specializzandosi nel corso degli anni in arti grafiche, disegno, illustrazione, grafica 3D.Come musicista compositore, negli anni, ha sperimentato tecniche e tecnologie musicali,continuando il suo percorso artistico con la fotografia, partecipando a diverse mostre e concorsi, sfilate di moda, e come Videomaker, con video e corti cinematografici.Nel 2012, con la fotografia, ha collaborato con Alta Moda Roma.
Futuro Plastico (Lello Cicalese e Giuseppe De Marco)
La ricerca estetica del duo artistico, nato a Salerno nel 2000, è approdata allo studio dei fossili: resti animali, resti vegetali, evidenze di attività vitale, tracce legate all’alimentazione.
Paleoecologia
Questa branca della paleontologia studia e ricostruisce gli antichi ambienti (paleoambienti) attraverso l’analisi degli organismi fossili, delle loro tracce e dei sedimenti che li contengono.
Concetto di tanatocenosi
Per studiare un ambiente attuale occorre esaminarne la biocenosi: insieme di forme viventi che vivono in un dato habitat con tracce della loro attività (come ad esempio uno stagno o un prato).Con la morte degli organismi la biocenosi perde le proprie caratteristiche “vitali” e si trasforma in un insieme statico di resti organici con i resti delle loro tracce di vita e viene chiamata tanatocenosi.
La tanatocenosi fossile
La paleoecologia si basa sul principio in cui si ritiene che l’esaminare un solo esemplare fossile è restrittivo: si possono infatti trarre unicamente osservazioni sulla sua conservazione o sulle sue caratteristiche sistematiche. In un sedimento infatti sono spesso conservati altri fossili allo stato frammentario e varie tracce di attività biologica (come ad esempio gli icnofossili).Pertanto, per eseguire la ricostruzione di un paleoambiente, occorre mettere in relazione più organismi fossili ritrovati negli stessi sedimenti e le loro tracce di vita.Così come si conservano gli organismi diventando fossili, parimenti anche una tanatocenosi può fossilizzare e conservarsi. L’associazione di fossili e delle tracce della loro attività prende il quindi nome di tanatocenosi fossile.A volte una tanatocenosi si trova “sparsa” negli strati, altre volte è “concentrata”, e si presenta come un ammasso di organismi che a volte presentano anche un impatto estetico positivo.

Maya Pacifico
Storico dell’arte, tre anni fa ha iniziato la sua ricerca estetica. “Sono entrata in un negozio di belle arti per comprare delle matite. I colori esposti sugli scaffali mi hanno attratta in modo irresistibile. Così ho comprato tele, pennelli e tubetti di colore acrilico e tornata a casa ho cominciato a dipingere. Mi sono divertita a ripercorrere il pop in chiave street art, usando pochi colori illuminati da pennellate fluo. Ma è durata poco. La pittura non mi soddisfaceva, ero alla ricerca di qualcos’altro, che interagisse di più con lo spazio che ci circonda”.Interessata all’arte ed al progresso scientifico, le interessa la dimensione dello spazio e del tempo.“Nel mio lavoro voglio suggerire che esiste un’altra dimensione oltre quella visibile. Questo dipende ovviamente dal fatto che l’infinitamente piccolo, che ancora non siamo capaci di vedere e che possiamo solo immaginare, non corrisponde più all’infinitamente grande. E’ qui che entra in gioco l’arte. L’arte esprime questo mistero. La mia idea è quella di fare arte basata sulla vita piuttosto che su altra arte”.
Natascia Rosabianca Rizzato
Nata a Milano, è un’artista della luce, nei suoi acrilici traspare l’impressum del cielo e dell’acqua della sua infanzia. I suoi disegni di uccelli e di alberi sono onirici ed allo stesso tempo hanno una “maturità infantile”, la materia è corposa, piena, avvolgente.
Santa Rossi, Salernitana, Life Coach, Artista, Autrice, il suo impegno ha una forte caratura sociale. si occupa di recuperare le vittime di violenza domestica, collaborando con i centri antiviolenza del territorio regionale campano. La sua attuale ricerca estetica è concentrata sulla simbologia del Mandala, che in sè racchiude e conchiude il Tutto Universale.

Mauro Voccia “Sono nato in  Abruzzo, luogo dove regna sovrana la natura aspra e gentile, la terra dove sono cresciuto e dove si intrecciano indissolubilmente le mie radici campane. La passione per la fotografia è nata in maniera del tutto spontanea e casuale, dilettandomi con una piccola ma preziosa Lumix. Germoglia così l’esigenza di raccontare i miei viaggi attraverso l’obiettivo della mia prima fedele compagna di avventure: una Casio Exilim. Ho sperimentato la fotografia da autodidatta e i miei viaggi sono sempre proseguiti contestualmente alla voglia di approfondire i mezzi, le tecniche e le competenze artistiche.Reportage, eventi e moda, mi hanno permesso di fare gavetta e allo stesso tempo di scandagliare con cura e pazienza le infinite possibilità di fare fotografia, alla ricerca degli scatti più narrativi.La necessità di condividere con il mondo esterno il mio piccolo bagaglio di vissuto, mi ha portato a mettermi spesso in gioco e ad esporre i miei lavori in diverse mostre, sia collettive che personali:

Official media partner: www.sevensalerno.itUfficio stampa: Dr.ssa Maria Rosaria Voccia cell 3394463092 e-mail redazione@sevensalerno

Maria Rosaria Voccia 

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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