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Salerno: l’ Appello agli operai delle Fonderie Pisano

27 maggio 2022

 

Nell’ormai pluridecennale vicenda che ha visto svilupparsi la lotta contro la nocività

nella Valle dell’Irno, ascrivibile allo stabilimento siderurgico Pisano di via dei Greci in

Salerno,   il   Comitato/Associazione   “Salute   e   Vita”   e   l’Associazione   “Medicina

Democratica”   hanno   affrontato   una   serie   di   muri   di   gomma   che   apparivano

invalicabili per raggiungere verità e giustizia per le vittime di chi antepone il profitto

alla salute dei lavoratori e delle popolazioni vicine al luogo di produzione.

Abbiamo registrato in tante occasioni l’indifferenza, l’atteggiamento omertoso, la

stizza di chi era abituato al quieto vivere, la franca ostilità di figure istituzionali alle

quali ci eravamo rivolti per un aiuto o almeno per una legittima attenzione sulle

problematiche di salute che sollevavamo, eppure non ci siamo mai fermati facendo

saltare tutte le coperture, i conflitti d’interesse, l’omertà e le false attestazioni dei

tanti chierici ossequiosi ai comandi del padrone dell’industria.

Quello che più è mancato, però, è stato il vostro appoggio e la vostra collaborazione,

nonostante la nostra certezza che anche voi lavoratori subivate le condizioni estreme

nelle quali si svolge l’attività siderurgica, di per sé già logorante e pericolosa ma, in

aggiunta, voi vi trovavate in una condizione di un rischio ulteriore ed immotivato per

via delle molte irregolarità rilevate, sotto nostra denuncia, durante le indagini di vari

organi istituzionali (Arpac e Procura della Repubblica). Il carattere immotivato del

rischio, come quello delle garanzie antincendio, è spiegabile solo perché la proprietà

antepone il profitto del risparmio alla vostra ed alla nostra salute. Lo stesso discorso

vale per il mancato adeguamento alle BAT: anche qui dovreste ringraziarci se si è

scoperto il problema e si è avviato qualche miglioramento.

In tutto questo tempo noi abbiamo registrato le voci che venivano dall’interno della

vostra fabbrica, che non si manifestavano apertamente per la paura di licenziamenti

che sovrastava la paura delle malattie: ma queste, purtroppo, sono un destino

inesorabile per chi è esposto ad un ambiente lavorativo pieno di polveri sottili,

metalli   pesanti,   sostanze   chimiche   micidiali,   diossine   prodotte   dalla   fusione   dei

rottami e materiali di ogni tipo, che ormai risultano da prove testimoniali essere

entrati in fabbrica. ​

I vostri rappresentanti sindacali si sono preoccupati sempre e solo di difendere a

spada tratta l’immagine dell’impresa con l’alibi del rischio occupazionale, giungendo

a sostituirsi all’imprenditore nei dibattiti pubblici ove si proponeva un contraddittorio.

Ma non si sono chiesti perché, tra le 120 cartelle cliniche da noi presentate in

Tribunale, molte in percentuale erano di ex operai delle Fonderie; non ci hanno

neanche chiesto le perizie del Tribunale di Salerno cosa dicessero. Questo, a nostro

avviso, non è un comportamento corretto ed è per questo che abbiamo scritto

direttamente al Segretario della CGIL Maurizio Landini per chiedere spiegazioni. Lo

abbiamo fatto perché crediamo nei lavoratori e perché, diversi di voi, ci facevano

pervenire   prove   dirette   dall’interno   che   tutto   questo   unanimismo   era   una   falsa

facciata: noi sappiamo che state male a lavorare immersi nei fumi.

La trasmissione del programma “Le Iene”, andata in onda ieri, 25 maggio 2022, ha

squarciato   quel   velo   di   omertà   quando   uno   di   voi   ha   fatto   delle   dichiarazioni

gravissime. Noi lo ringraziamo del coraggio e siamo già pronti a prendere le sue

difese contro una prevedibile rappresaglia. Tuttavia, sappiamo che quella rivelata è

una piccola parte della verità.

Noi comitati e associazioni, noi cittadini, vi chiediamo ufficialmente di NON TENERE

PIÙ LE BOCCHE CHIUSE!

Mostrate da subito, come abbiamo fatto noi, la vostra solidarietà al vostro compagno

di lavoro che ha mostrato il coraggio di difendere la vostra e la nostra salute.

Basta col ricatto dei licenziamenti: una FABBRICA NOCIVA È COMUNQUE DESTINATA

A CHIUDERE.

Un IMPIANTO POSTO IN UN LUOGO SBAGLIATO COMUNQUE AVRÀ VITA BREVE, una

volta che la gente reagisce per espellerlo dall’area urbana.

Restiamo a vostra disposizione per qualunque iniziativa comune.

Comunicato Stampa Presidente dell’Associazione Salute e Vita

Lorenzo Forte  e Vicepresidente dell’Associazione nazionale “Medicina Democratica Paolo Fierro

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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