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Covid-19, il dottor Bacco contro il Governatore De Luca

"Proporre il vaccino antinfluenzale a tutti non ha alcuna base scientifica"

Ad oggi, nessuna Regione italiana ha un indice RT maggiore di 1, ciò significa che non vi sono situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19.

È questo il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 per la settimana tra il 25 e il 31 maggio, del Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità.

“Il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV2 in Italia è favorevole con una generale diminuzione nel numero di casi ed una assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali”. Si rileva, si legge nel rapporto, “un forte miglioramento della qualità e dettaglio dei dati inviati dalle Regioni/PPAA al Ministero della Salute ed all’Istituto Superiore di Sanità e discussi nella Cabina di Regia. Persiste, in alcune realtà regionali, un numero di nuovi casi segnalati ogni settimana elevato seppur in diminuzione. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante”.

Nei giorni scorsi, il Governatore della Campania, De Luca, intervenendo a Baronissi, vicino Salerno, all’ inaugurazione della Città della Medicina, ha fatto sapere che l’Unità di Crisi regionale ha anticipato l’acquisto dei vaccini antinfluenzali, esortando i cittadini a vaccinarsi, sostenendo che “la sintomatologia del Covid-19 e dell’influenza è la stessa”.  Secondo De Luca, poi, una campagna di vaccinazione anti influenzale in autunno, volta all’intera popolazione regionale, eviterebbe un sovraccarico del sistema sanitario pubblico.

Da sottolineare la confortante situazione che registra zero contagi da Covid-19 in Campania dopo tre mesi di emergenza sanitaria.

Abbiamo raggiunto il Dottore Pasquale Mario Bacco, che fa parte del Team di ricercatori della Meleam s.p.a., Società americana di Medicina Legale, del Lavoro e dello Sport, con varie sedi in Italia.

Dr. Bacco, lei cosa pensa a riguardo?

La vaccinazione antinfluenzale estesa al cento per cento della popolazione, auspicata, sicuramente in buona fede, dal Governatore, praticamente non sta in piedi, è una tesi totalmente priva di supporto scientifico. Tra l’altro, non c’ è alcuna certezza che il Coronavirus ritorni ad ottobre. Mi chiedo a quali esperti si è rivolto il Governatore? Chi sono i medici-esperti che hanno affermato quanto il Governatore propone?

Dottore, sappiamo che la legge in Italia consiglia, e non impone, la vaccinazione antinfluenzale anche ai cosiddetti soggetti a rischio.

Certo. Non dobbiamo assolutamente dimenticare che in Italia non è obbligatoria alcuna vaccinazione, è consigliata e non obbligatoria, appunto, anche alle persone cosiddette “a rischio”. Io, da medico, consiglio la vaccinazione antinfluenzale ai soggetti a rischio, ovviamente, e ai soggetti anziani, ma ripeto non è obbligatoria, non si può e non si deve estendere a tutti i soggetti, indistintamente.

Inoltre, con tale proposta, il Governatore dimostra di non conoscere quello che le autopsie effettuate ci hanno insegnato sul Covid-19, e cioè che le terapie intensive sono state riempite per errata diagnosi. Quando abbiamo scoperto la modalità con cui il Covid-19 attacca l’organismo, abbiamo sviluppato le terapie antinfiammatorie come il Tocivid , nonché la terapia con l’eparina che è un antitrombotico e con il plasma. In tal maniera, sicuramente in futuro i reparti di terapia intensiva non si affolleranno più per il Coronavirus.

Inoltre, non credo che i medici di base potranno appoggiare una vaccinazione antinfluenzale obbligatoria di massa.

E il vaccino anti Coronavirus? Le restrizioni regionali maggiorate rispetto alle ordinanze del Governo centrale?

Ritengo,  ed è un mio parere assolutamente personale, che tra tutti i governatori del Sud Italia,  De Luca sia quello che abbia meno meglio operato nell’ambito del lockdown, adottando obblighi e divieti quasi estremi, operando, di fatto, una grande forzatura, fino all’inverosimile.

Ha adottato una comunicazione che definirei anche simpatica ed efficace inizialmente, ma non ha saputo poi aggiornare divieti e comunicazione in base a quello che mano a mano la medicina scopriva sul virus , e cioè che si tratta si di un virus insidioso, ma certo non del “mostro” che si era raccontato o sospettato inizialmente. In Campania, come in tutto il sud e quindi anche in regioni che sono state molto meno drastiche nei divieti, non si sono mai neanche lontanamente vissute situazioni simili al nord Italia e non certo solo per il lockdown, ma soprattutto perché al sud le condizioni climatiche non sono adatte ai coronavirus e quindi al SARS-cov2.

Ancora oggi la Campania e’ in prima fila negli obblighi e divieti; io non solo non capisco i motivi di tanto estremizzare ma onestamente, non vedo neanche molta serenità nei cittadini. Ricordo che tra gli effetti di questo virus, oggi sappiamo che oltre ai danni clinici da infezione, che ripeto con una terapia adatta e non sbagliata, così come accaduto all’inizio, sappiamo gestire bene, iniziamo a riscontrare, in tutto il mondo, danni psicologici soprattutto nei giovani, addirittura l’aumento dei tentati suicidi e dei casi di depressione e di sindromi maniacodepressive. Io non dico certo che il comportamento del Governatore De Luca abbia causato questo, ma sottolineo l’importanza di iniziare anche a trasmettere che questo virus e’ molto meno grave di quello che si era ipotizzato. Ripeto, il  vaccino anti Covid-19 è del tutto inutile, in quanto si tratta di un virus mutante.

Questo modus operandi, sicuramente, ripeto, fatto in buona fede da parte di De Luca, lo ha connotato, appunto, come chi ha portato all’estrema ratio tutte le privazioni che potevano essere attuate, senza, appunto, nessuna base scientifica.

Giusto oggi ho avuto un forte diverbio con il mio collega Crisanti, virologo della Regione Veneto, che ha dichiarato che il Covid, dopo un periodo di 10 giorni, è ancora rintracciabile. Praticamente, non è possibile, in quanto il Coronavirus già dopo pochissimo tempo, non infetta più, una volta fuori dall’organismo si debilita subito, per essere dannoso deve essere spinto con forza nella cellula.

Quindi, dr. Bacco, se si dovesse arrivare a svilupparlo, il vaccino anti Covid-19, e lo si rendesse obbligatorio, come opporsi ?

In Italia esiste la possibilità dell’obiezione, non si può mettere l’obbligatorietà al vaccino anti Covid-19 . Si potrebbe far sottoscrivere ai medici che lo somministrano che il vaccino anti Covid-19 non crea problemi, ma credo che i medici di famiglia e delle strutture pubbliche non siano disposti a farlo.

Maria Rosaria Voccia 

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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