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Covid-19, l’Italia in piazza contro i DPCM

Milano- Adesso, ore 21.30 del 26 ottobre 2020, diverse decine di manifestanti sono scesi in piazza a Milano per protestare contro le norme anti Covid contenute nel nuovo Dpcm in vigore da quest’oggi. Circa un centinaio le persone che partite da piazzale Loreto stanno percorrendo la centralissima corso Buenos Aires. Urlati insulti e slogan contro il premier Giuseppe Conte.

Molotov contro auto della polizia locale

Milano, proteste contro le norme anti Covid: molotov e petardi in corso Buenos Aires

  • Da Torino a Palermo, al grido di LIBERTA’, manifestazioni e cortei per contestare i decreti di contenimento del Covid-19 del Governo, delle Regioni e dei sindaci, si registrano ovunque, in alcune città momenti di tensione e anche scontri tra manifestanti e forze dell’ordine

Monta la protesta in tutta Italia dopo l’ultima stretta legata al Dpcm che prevede, tra l’altro la chiusura dei locali dopo le 18 e lo stop a palestre e attività sportive. Torino, Cremona dove i ristoratori hanno battuto le pentole davanti alla prefettura e poi le hanno lasciate a terra come in un cimitero di stoviglie, Catania dove hanno tirato bombe carta davanti alla prefettura,  Treviso, Viareggio, Genova, Napoli, Milano, Trieste, Roma.

Napoli in piazza – “Reddito di salute per tutti la crisi la paghino i ricchi”. Questo uno degli striscioni esposti in Piazza Plebiscito a Napoli dove si stanno radunando centinaia di persone per protestare contro i nuovi provvedimenti anticovid da parte del governo e della Regione Campania.

Una folla pacifica di manifestanti. In piazza rappresentanti delle categorie che si sentono danneggiate come i ristoratori, i titolari dei bar, settori dell’indotto del turismo, ma anche studenti, esponenti dei centri sociali, singoli cittadini che stanno perdendo il lavoro. “A salute e a prima cosa ma senza sorde nun se cantano messe”, un altro degli striscioni. Intorno alla piazza decine di camionette delle forze dell’ordine e agenti in tenuta antisommossa. La protesta poi si sposta sotto la sede della Regione Campania. Urlando “dimissioni, dimissioni” contro il governatore Vincenzo De Luca alcune migliaia di manifestanti sono arrivati davanti all’ingresso della sede della Regione Campania in via Raffaele De Cesare, a Napoli. I manifestanti si sono fermati davanti all’ingresso che è chiuso con le saracinesche abbassate. In tanti intonano ‘Napul’è’ di Pino Daniele.

Salerno

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in sintonia con tutte le forze governative, parla di infiltrazioni esterne: “Hooligans, camorristi e neofascisti gli infiltrati tra le persone che hanno sfilato da piazza Amendola per tutto il centro storico e a Napoli”, non citando anche i centri sociali, che invece erano in prima fila a protestare.

Roma, la protesta in centro con petardi e cassonetti incendiati, lanciati fumogeni in piazza del Popolo

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Maria Rosaria Voccia

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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