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“Adagio Napoletano” di Bruno Garofalo: un tuffo nella Napoli del Primo Novecento

Pensare un nuovo futuro, fatto di Speranza, di Arte, di Amore

27 febbraio 2023

Napoli-  Per la Rubrica “Scelti da Noi”, abbiamo fatto un tuffo nella Napoli del Primo Novecento, grazie a Bruno Garofalo, architetto scenografo napoletano, che con il suo musical “Adagio Napoletano” prodotto dal Trianon Viviani, ci accompagna nelle melodie partenopee più emozionanti. Cantanti, attori e danzatori, con la musica dal vivo diretta da Pino Perris, si affacciano dai balconi e sbucano dai vicoli per far rivivere il tempo storico delle canzoni interpretate. Una scenografia quadro, progettata per rievocare la Napoli del secolo scorso.

«In questo spettacolo – racconta l’autore, scenografo e regista Bruno Garofalo – non c’è un filo conduttore o delle sequenze temporali: gli interpreti e i personaggi in costume novecentesco rievocano alcuni riferimenti canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal recupero filologico allo spettacolo puro».

In scena, con la direzione musicale di Pino Perris, che ha anche curato le rielaborazioni delle canzoni, gli attori Lello Giulivo, Susy Sebastiano, Francesco Malapena e la partecipazione di Gigio Morra. Con loro Laura Lazzari, Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Nadia Pepe, Fernanda Pinto.

costumi dell’allestimento sono di Mariagrazia Nicotra, gli arrangiamenti sono firmati da Tonino Esposito, i movimenti coreografici sono curati da Enzo Castaldo e le immagini videoscenografiche sono di Claudio Garofalo.

Il coordinamento generale della produzione è di Giovanni Pinto, la regia televisiva di Maurizio Palumbo.

Lo spettacolo è prodotto dal Trianon Viviani e si avvale del sostegno del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020) e del patrocinio di Rai Campania.

Bruno Garofalo: ” Adagio Napoletano ci prenderà per mano, evocherà brani e fasti d’altri tempi, ma senza presunzione, rifacendosi alla vivace esperienza vissuta e parte integrante del progetto Stabile della Canzone napoletana. In uno scenario altamente evocativo delle atmosfere, dei luoghi e delle immagini che costituiscono la componente estetica della Città, interpreti e personaggi in costume novecentesco rievocheranno alcuni riferimenti  canonici delle nostre infinite “collezioni” di melodie, alcune immortalate nel Novecento, altre recuperate e inedite in questo contesto, ma che rappresentino sempre una sostanziale importanza per il nostro discorso che spazia dal filologico allo spettacolo puro. Dai balconi, dai portoni, dai vicoli di volta in volta composti nella scenografia, compariranno solisti, gruppi, cantanti, attori, danzatori, che nei panni attinenti al brano e all’epoca citata, faranno rivivere sul palcoscenico, come in un quadro d’epoca, la coinvolgente essenza dei brani eseguiti.

I cantanti si alterneranno in divenire durante la programmazione degli spettacoli, coadiuvati da attori e danzatori. Gli “scugnizzi”, allegro corollario estetico, saranno individuati nel gruppo di giovanissimi del quartiere di Forcella che faranno parte stabile di una Scuola integrata nel progetto Trianon, e infine nella fossa mistica, come nella migliore tradizione del teatro musicale, avranno posto i musicisti che eseguiranno dal vivo le parti strumentali.

Nella schiera degli attori e cantanti ci saranno anche alcuni giovani artisti (individuati tra i partecipanti al Talent ideato dal direttore artistico Marisa Laurito, allo scopo di scoprire e valorizzare nuovi talenti nel campo musicale) e che si alterneranno nelle sempre rinnovabili edizioni dello spettacolo di apertura, nel corso delle repliche.

Non ci sarà un filo conduttore, né sequenze temporali, ma lo spettacolo sarà costituito da quadri singoli e indipendenti, come se agli spettatori fosse consegnato un telecomando, permettendogli di spaziare con uno zapping continuo, tra generi, contenuti, stagioni, emozioni… un “Adagio” accattivante e piacevole, un “Preludio” che aprirà il cuore a un nuovo futuro, fatto di Speranza, di Arte, di Amore”.

La nostra intervista al Maestro Bruno Garofalo nel 2020

Bruno Garofalo, Maestro del Teatro Napoletano

Maria Rosaria Voccia

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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