Salerno: al Teatro Ghirelli “Barabba”
18 gennaio 2023
Salerno –
Giovedì 19 e venerdì 20 gennaio ore 20,30, dopo il successo de Il Bacio della vedova, Teresa Ludovico torna al Teatro Ghirelli con il suo nuovo spettacolo, Barabba, un testo del drammaturgo e artista Antonio Tarantino, scomparso nel 2021. La regista, assidua frequentatrice delle opere di Tarantino, nel 1982 ha assistito allo spettacolo “Stabat Mater”, interpretato da Piera Degli Esposti, ed è rimasta folgorata dal capolavoro artistico prodotto dal Maestro Antonio Tarantino, talento straordinario della nostra drammaturgia scomparso due anni fa, è un nome fin troppo poco celebrato in ambito teatrale, nonostante abbia conquistato durante la sua intensa carriera vari premi e importanti apprezzamenti anche da parte della critica. Un maestro capace di costruire, per naturale empatia, personaggi borderline verso i quali nutre una umanissima pietas (negli ultimi anni di vita, poverissimo, ha usufruito della Legge Bacchelli). Nato come artista figurativo, arrivato alla scrittura teatrale a 50 anni in modo esplosivo, viscerale, fortemente etico e a volte politico, il drammaturgo torinese, originario di Bolzano, si caratterizza per il fiume di parole che anima le sue pièce, fino a diventare un fiotto musicale. Nei suoi personaggi è sempre presente una ferita lancinante che si nasconde dietro l’apparente vacuità del discorso che si snoda sulla scena. In Barabba, scritto nel 2010 ma pubblicato postumo, l’autore mescola versi e prosa, commedia e tragedia – una lingua impietosa senza più privilegi di rango – e torna a dare vita a un personaggio di ascendenza evangelica, proprio come nello Stabat Mater. Teresa Ludovico ne propone una messa in scena essenziale, interpretata da Michele Schiano di Cola. Ambientata in una degradata Palestina, una malavitosa e odierna Gomorra, la pièce, costruita in parallelo alla Passione di Cristo, ci presenta Barabba – un piccolo malvivente incarcerato per aver provocato una rivolta in cui muore un soldato romano – che, in attesa di essere liberato e graziato, diventa accidentale testimone della insensata condanna e martirio di Gesù. La regia è di Teresa Ludovico, lo spazio scenico e le luci sono a cura di Vincent Longuemare
Enrica Suprani
