
Al MOA Museum of Operation Avalanche di Eboli, parte il 6 novembre una interessante mostra fotografica di Oriana Majoli “TESTAE” organizzata in collaborazione con Mo’ Art e Sophis. L’apertura della manifestazione è fissata per le ore 19 e prevede un preliminare incontro con l’autrice, segue poi l’inaugurazione della mostra, con accesso gratuito, ma con obbligo di prenotazione e green pass. Ulteriori informazioni si possono avere via email a info@moamusem.it (tel. 0828 332794 – 392 4670491 -320 3715486). La mostra resterà al MOA fino al 27 novembre ed è visitabile negli orari di apertura del museo. Oriana Majoli si è dedicata, da autodidatta, al disegno e alla pittura fino dagli anni dell’università, con un particolare interesse per la ritrattistica e il nudo, che hanno rappresentato una costante nella sua ricerca fotografica. Affianca la fotografia digitale a quella analogica con sviluppo degli effetti in maniera estremamente personale. Negli ultimi anni ha esposto nella mostra collettiva “heART” (giugno 2017), nella personale LVMEN OBSCVRA (dicembre 2017), nella personale “De Profundis” ancora al MOA (marzo 2019), nella personale LVMEN OBSCVRA a Cremona (maggio 2019). Ha vinto il primo premio nella mostra collettiva instant Polaroid CON+TATTO con TESTAE (settembre 2020) a Castelfranco Veneto. Il titolo della mostra “TESTAE” prende spunto dal latino e significa letteralmente vaso, anfora. TESTAE è una collezione di “vasi” particolari perchè umani. Il corpo diventa vaso e appare nudo, ceramico, privo di elementi disturbanti, plasmato dalla luce mediante plastici chiaroscuri in bianco e nero, tra penombra e luce e con varie gradazioni cromatiche. La serie in esposizione è composta da diciotto polaroid, disposte a gruppi di tre, in sei teche di legno scuro e vetro, che richiamano gli antichi erbari botanici. L’erbario umano TESTAE è “opera viva”.
Enrica Suprani