Una nuova, piccola ma significativa vittoria, verso il raggiungimento della verità, da parte del Comitato e Associazione Salute e Vita che, con l’avvocato amministrativista Franco Massimo Lanocita, ha ottenuto in data 11 marzo 2021 una nuova ordinanza del TAR che impone, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, la consegna delle relazioni finali e di tutte le relazioni mancanti per conoscere finalmente, nel suo complesso, le risultanze dello studio SPES relativo ai cluster che riguardano l’influenza negativa e nefasta delle Fonderie Pisano, in merito alle tre matrici ambientali – aria, suolo e acqua – e alla presenza di metalli nel sangue della popolazione della valle dell’Irno. Le relazioni provvisorie del 2018 e 2020 avevano già mostrato un quadro allarmante di inquinamento che mette a grave rischio la salute della popolazione e del territorio.
Esprimiamo molta soddisfazione e siamo fiduciosi che, nei prossimi giorni, avendo notificato tale ordinanza all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, potremmo entrare in possesso di tutta la documentazione che rappresenta un tassello fondamentale e che ci permetterà, come Associazione Salute e Vita, insieme al Comune di Pellezzano e al Sindaco Morra, di conoscere finalmente tutta la verità sull’inquinamento causato dalle Fonderie Pisano che, anche nelle giornate odierne (come ci risulta da decine e decine di segnalazioni della popolazione), rendono l’aria irrespirabile e invadono, con polveri nere e metalliche, i balconi della popolazione anche per chilometri distanti dalla stessa fonderia, rendendo un inferno la vita di migliaia di cittadini di ben tre comuni: Salerno, Baronissi e Pellezzano.
Ancora una volta, nostro malgrado, con amarezza e rabbia, dobbiamo registrare un comportamento di totale assenza e disinteresse da parte delle Istituzioni che, per legge, avrebbero come missione la tutela della salute pubblica: l’Asl di Salerno, la Regione Campania e il Comune di Salerno, tutti e tre tristemente inattivi sulla vicenda spes da ben quattro anni.
L’Asl di Salerno, firmataria del protocollo di intesa dello Spes, dal 2017 non ha mai chiesto né fatto pressioni per avere i risultati dello Studio SPES, nonostante essa sia la massima autorità delegata da leggi nazionali per la tutela della salute umana. La Regione Campania (il cd. committente) che nell’aprile del 2020 (in pieno lockdown) ha addirittura concesso l’autorizzazione integrata ambientale AIA con la quale ha permesso alle Fonderie di continuare a restare aperte. Infine il Comune di Salerno, in persona di un sindaco, Vincenzo Napoli del tutto assente, che non ha mai fatto dichiarazioni né tantomeno pressioni per avere tali risultati nonostante la legge lo configuri come “primo responsabile” per la salute dei suoi cittadini.
In un quadro istituzionale così buio, è solo grazie alla caparbietà del nostro comitato civico, grazie all’appoggio del sindaco di Pellezzano e alla professionalità dei nostri avvocati, se siamo riusciti ad ottenere questo storico risultato.
Sottolineiamo alle Istituzioni che la popolazione è fortemente esasperata e con l’avvento di belle giornate si rende ancora più insopportabile il “sequestro di persona” che la costringe, di fatto, a tapparsi in casa invece di poter aprire i balconi, perché l’aria continua ad essere avvelenata da una puzza nauseabonda.
Comunicato Stampa Lorenzo Forte – Presidente associazione Salute e Vita
Redazione