
Il virologo Giulio Tarro, primario emerito dell’Azienda Ospedaliera “D. Cotugno”, si è espresso ancora una volta rispetto al Covid-19.
“Le persone asintomatiche non possono essere considerate contagiose. Il problema è sorto facendo i tamponi a tappeto con un’alta percentuale di falsi positivi. Assistiamo adesso alla diffusione non della patologia del Coronavirus, ma alla resistenza anticorpale per la stessa malattia. Siamo nella fase della cosiddetta immunità di gregge.
La Scuola
“La scuola? Può benissimo iniziare – ha affermato il Dr. Tarro, – I ragazzi prima di 12 anni non devono portare la mascherina, come dice l’Oms. Noi siamo legati a entità della salute che sono sovranazionali, non facciamo politica della salute.”.
Per la politica, secondo il dr. Tarro, il fine è quello di prolungare il lockdown per un’infezione le cui vittime sono inferiori da 100 a 500 volte i decessi quotidiani per patologie cardiovascolari (600) e tumorali (500).
“In Campania tale normativa è già in vigore da qualche giorno. Credo, tuttavia, che sia una misura preventiva eccessiva. Al momento il virus non circola nell’aria, al massimo si sedimenta su determinate superfici. Ritengo sia una decisione dovuta più alla propaganda politica che a una prevenzione funzionale. Dal punto di vista scientifico si sono fatti progressi importantissimi. La mortalità dell’infezione è circa dell’1%. Mi sembra che si stia quantomeno ingigantendo, se non sfruttando, mediaticamente il caso“.
Sin dal 25 febbraio 2020, il Consiglio Superiore della Sanità aveva emesso un documento in cui solo ai sintomatici andava fatto il tampone, ai contatti dei positivi o da chi proveniva da aree in piena fase epidemica.
“Gli asintomatici non contagiano perché hanno una bassa carica virale. Inoltre, dobbiamo tenere presente sempre l’inaffidabilità dei tamponi come mezzo diagnostico perché misurano un acido nucleico che potrebbe essere inattivo”.
Redazione