Affinità di coppia
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Accade talvolta che l’affinità sessuale, dopo le prime fasi esplosive o illusoriamente tali, risulti poi inesistente.
Spesso ciò avviene perché ci si è affidati pienamente ed esclusivamente a fattori estetici e non a reali complicità comportamentali.
“Mio marito è un uomo piacente, ancora in forma nonostante l’avanzare dell’età, ma non provo più attrazione per lui”.” La mia compagna è una donna bellissima, ma ora non mi tolgo dalla testa una molto meno carina di lei”.
Sono frasi che ascoltiamo spesso e che mettono in luce una realtà paradossale: vale a dire che molti percepiscono il proprio partner come gradevole esteticamente, ma con scarsa attrattiva dal punto di vista erotico.
Come spiegarlo? Succede quando siamo schiavi delle apparenze e scegliamo in base all’immagine e non in conformità al desiderio.
Può sembrare strano, in quanto la persona ci è piaciuta, ne siamo stati coinvolti e innamorati, abbiamo un vissuto condiviso importante ed impegnativo fatto di matrimoni, figli, vicende più o meno piacevoli.
Come è possibile che i nostri “accompagnatori per la vita” non ci interessino più? I motivi possono essere tanti, oppure, in altri casi, nessuno.
Lo stress, la routine, l’abitudine, l’accumularsi di rabbia e rancori inespressi. Altre volte l’errore si può far risalire alle origini. In alcuni casi la passione travolgente, l’affinità sessuale non sono mai esistite, nemmeno nelle prime battute del rapporto. Obnubilati dal piacere estetico che ci procura la vista dell’uomo o della donna che abbiamo scelto nella nostra vita e, quindi, dalla sensazione gradevole di avere al fianco il “tipo giusto”, che risponde ai nostri canoni di bellezza, non abbiamo tenuto conto dell’assenza di eros, di intesa.
L’aspetto maggiormente paradossale della faccenda è che magari costui/costei sono partner affini sotto tutti gli altri aspetti dello stare insieme, mi riferisco ad affinità umane, culturali, ideali, politiche, religiose, quindi un patrimonio esistenziale dal valore incommensurabile però…in cui manca, come dire…il sale.
Purtroppo, casistiche del genere sono oggigiorno molto frequenti. In un’epoca in cui la bellezza e l’apparenza valgono molto più della sostanza, non deve meravigliare se, nelle scelte fondamentali, come quelle di un compagno di vita, ci si faccia coinvolgere in prima istanza dall’aspetto fisico esteriore.
Questo senza nulla togliere al valore dei sentimenti che pure devono influenzare una scelta simile.
Ma siamo sempre più portati ad orientarci verso quei canoni estetici oggi dominanti.
Mi preme altresì chiarire come la preferenza estetica sia una ‘propedeuticità’ anche rispetto al presentare il proprio partner ai genitori, agli amici, ai parenti. Certo sarebbe preferibile operare una valutazione avendo cura soprattutto di capire se il partner che si sceglie per la vita possegga o meno caratteristiche che possano fare di lui/lei un buon genitore; che sia una persona che si arroga le sue responsabilità; che sappia guardare ai problemi con occhio risolutivo; che sappia comprendere le esigenze dell’altro e sappia essere di supporto e non di ostacolo. Insomma che sia davvero un compagno di viaggio e non un individuo immaturo volto alla mera soddisfazione del suo ego e non alla piena realizzazione della sua famiglia.
Può apparire inverosimile ma spesso un uomo oggi è portato a scartare una donna con la quale ha una grande intesa sessuale solo perché magari ha la cellulite, o il seno piccolo. Per quanto riguarda le donne si ritrovano a preferire un addominale scolpito perché questo canone rientra in una immagine sociale apprezzata.
E’ opportuno rimarcare come tanti errori vengano commessi, a fronte della grande libertà morale oggi conquistata, proprio a causa di scarsa conoscenza, scarsa familiarità con la propria sessualità.
Spesso, le scelte vengono influenzate dal fumo negli occhi versato da canoni di bellezza dati per scontati perché frutto di riconoscimento sociale e non dai nostri effettivi gusti ed inclinazioni.
Eppure, questo è un aspetto fondamentale perché, poi, le fantasie erotiche di chi ha operato scelte di questo tipo sono popolate da partner con caratteristiche fisiche e comportamentali differenti da quelle del partner reale.
In questi casi, si viene a generare una scissione tra mondo esterno (la coppia) e mondo interno (libido e pulsioni).
La conseguenza di questo profondo gap può essere la ricerca di oggetti esterni di desiderio più confacenti a noi e quindi tradimenti, adulteri.
Sarà questa poi la base scatenante di molte crisi di coppia, ma averne consapevolezza può mettere al riparo da scelte maldestre.
Se le nostre storie finiscono sempre per questo motivo, la mancanza di eros ,allora forse queste sono influenzate da criteri sbagliati.
Quando incontriamo qualcuno proviamo a focalizzare l’attenzione più sull’attrattiva sessuale, sull’irrazionale, e meno su ciò che è giusto e ciò che piace.
Nel caso in cui ci trovassimo in una situazione un po’ spenta da quel punto di vista proviamo a fare mente locale e a ripercorrere un po’ le tappe della nostra storia, a ricordarci quanto il lato passionale fosse più o meno caricato.
Da quanto tempo l’eros è calato e se magari questo non sia legato a qualche evento scatenante. A volte non vogliamo guardare in faccia la realtà, ma è bene avere un consapevolezza della situazione.
Altre volte la passione può spegnersi per cause esterne e si va avanti per inerzia; aver scelto esteticamente non esclude però un risveglio del desiderio. Basta giocare un po’ a riscoprirsi, a rinnovarsi, ma anche io dico a ri- conoscersi. Un trucco nuovo, un abbigliamento intrigante possono far scattare di nuovo la molla del mistero e del piacere. Quando tutto manca facciamo parlare la pancia. L’intesa erotica comincia proprio da lì.
Sonia Sellitto
Pedagogista, Counselor, Esperta in disagio adolescenziale