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Food Und Drang: Il Rosso (antico) che ci piace

La Rubrica di Cecilia Salerno

 

La primavera è un tripudio di colori e di varie nuances di verde, da quello più chiaro a quello più scuro a quello brillante. Tra tutti questi colori spunta un rosso inconfondibile, sensuale e deciso: quello della fragola.

Anche la fragola ha la sua storia mitologica e risale al tempo dei romani: la dea Venere si era innamorata perdutamente del bellissimo Adone, ma il dio Marte geloso di ciò lo uccise.

Il dolore di Venere fu talmente forte che la dea pianse copiose lacrime che cadendo a terra si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole appunto.

Le storie mitologiche ci riportano sempre in un clima di amore o di odio ma chi non ama questo frutto?

I medici di allora e soprattutto nel periodo rinascimentale attribuivano alla fragola numerose proprietà medicamentose, addirittura si ipotizzò che curasse la lebbra.

Nel Medioevo, con la cultura intrisa di cattolicesimo, la fragola con il suo colore vermiglio, fu inserita iconograficamente a rappresentare il sangue dei Martiri cristiani.

D’altro canto, nella cultura popolare assumeva una valenza “magica”, in quanto si pensava che fosse capace di curare i morsi di serpenti e di lenire e guarire qualsiasi ferita.

Durante il regno di re Sole in Francia, pare che le dame mangiassero fragole con zucchero e panna prima approcciarsi alle arti seduttive.

La fragola è stata, in passato, anche nel linguaggio dei fiori per sottolineare la stima e l’amore verso la persona a cui si regalavano. Ed infatti, Otello regalò a Desdemona il famoso fazzoletto su cui erano ricamate le fragole.

Il nome fragola deriva dal latino fragus   fragrante, appellativo che intendeva soprattutto profumato, infatti il nome botanico è Fragaria Vesca, ed appartiene alla famiglia delle Rosacee come gran parte dei frutti di bosco.

Pare che fosse presente già nel Neolitico, e che sia nata proprio in Europa. Non è difficile trovare nei nostri boschi, tra la primavera e l’estate, le fragoline di bosco, cioè le fragole selvatiche.

Non tutti sanno che la fragola è un falso frutto, in realtà è un contenitore di frutti, che sono tutti quei semini neri che troviamo in superficie.

I valori nutrizionali di questo frutto, lo rendono prezioso e al tempo stesso un grande alleato.

La vitamina di cui è ricchissimo è la vitamina C mentre il minerale più presente è il manganese.

Ma ci sono altri elementi che concorrono a rendere questo frutto un ottimo nutriente nella nostra dieta:

troviamo buone quantità di potassio (minerale fondamentale per la contrazione muscolare, la regolazione della pressione arteriosa e il mantenimento del sistema idro-salino) e di fosforo (serve nel metabolismo energetico e nella costruzione di molte proteine): 100 gr di fragole contengono circa il 4% della dose giornaliera raccomandata di questi due minerali. Inoltre, lo iodio: minerale fondamentale per il funzionamento della tiroide, e folati: vitamina fondamentale per le donne nel primo trimestre di gravidanza.

Infine, tutta una serie di composti fenolici che sono dei flavonoidi e degli acidi, utili nel contrastare i radicali liberi e quindi di prevenire le malattie cardiovascolari.

Nella medicina popolare la fragola viene inserita nei frutti che hanno una buona attività protettrice dell’epidermide e il succo un buon potere espettorante e curativo dei polmoni.

Le fragole, così come sono, possono essere sfregate sui denti ed avere un effetto sbiancante; inoltre contengono xilitolo, sostanza che previene la formazione della placca.

Nella tradizione fitoterapica, foglie e radici costituiscono un trattamento per aumentare la diuresi, per espellere i calcoli renali. Inoltre, grazie alla presenza di tannini, hanno un’ottima azione astringente.

Le uniche controindicazioni sono rivolte alle persone che hanno un’accertata allergia a questo frutto.

Per il resto, grazie al basso contenuto di zuccheri e anche ad una discreta presenza di fibre non posso non consigliarvi di assumere fragole fresche nella loro stagionalità.

Io preparo una buona acqua detox da portare sia al lavoro, che durante le passeggiate o per i momenti di attività fisica.

Vi spiego come prepararla:

  • lavate le fragole, tagliatele a pezzetti grossolani e collocateli in una brocca di acqua fredda, insieme ad un’erba officinale come può essere la menta, oppure a pezzetti di limone o una spezia preferita come lo zenzero, a voi la scelta a seconda del gusto.
  • Sigillate la caraffa con della pellicola e mettetela in frigo per un minimo di cinque ore, fino a 24 ore.
  • Più tempo la frutta (o le spezie) sono in acqua più rilasciano le loro proprietà idrosolubili come le vitamine, sali minerali e antiossidanti.
  • Filtrate il tutto e avrete pronta la vostra detox water casalinga.

Alla prossima,

Cecilia Salerno

 

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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