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Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi: siglato accordo con ENAC

Attesa per lo sblocco dei fondi per la pista

Settimana cruciale per il destino dell’aeroporto Salerno/Costa d’Amalfi quella appena trascorsa.

Siglato l’accordo con l’ENAC per la concessione totale sul sedime aeroportuale si è in attesa della firma da apporre sul decreto interministeriale che sbloccherebbe i fondi per l’allungamento della pista da parte dell’inquilino del Dicastero dell’Economia e delle Finanze.

Uno scalo tanto chiacchierato ma allo stesso tempo così strategico per il valore aggiunto che può apportare al territorio lentamente sta prendendo forma.

L’aeroporto è stato fortemente voluto dalla Camera di Commercio di Salerno che per anni lo ha sostenuto, a ragion veduta, come volano di sviluppo senza trovare mai una sinergia interistituzionale tra Ministero competente ed Enti locali.

Eppure, stiamo parlando di un regional airport aperto al traffico civile già dagli anni 90 e dotato di aerostazione dal 2007, pienamente operativo sia dal punto di vista di atterraggi e decolli che per le misure di sicurezza.

Uno scalo sicuramente piccolo ma potenzialmente idoneo per l’incoming del turismo internazionale e, per la presenza di adeguata strumentazione, favorire l’air cargo e l’esportazione dei prodotti della Piana del Sele e di altre tipicità del comparto manifatturiero salernitano.

Presupposto indefettibile per realizzare questi obiettivi è l’allungamento della pista che permetterebbe, in Campania, uno scalo operativo aggiuntivo a quello di Napoli/Capodichino che da solo regge da anni la domanda di trasporto aereo in un territorio interregionale che, in rapporto alla popolazione e al bacino di influenza, rivela una forte carenza di infrastrutture aeroportuali per traffico di linea.  Pista più lunga equivale ad utilizzo da parte di aeromobili di stazza maggiore e accessibili, anche in termini di costi, per il consumatore medio.

Attuato poi il Protocollo d’Intesa firmato dal gestore di Salerno con la GESAC, si dara’ vita ad un Sistema Aeroportuale Campano che si integrerà con un tessuto logistico costituito dai porti di Napoli e Salerno e dal sistema dei porti turistici regionali in un percorso di integrazione con i crescenti flussi crocieristici e lo sviluppo della nautica da diporto.

Il quadro va poi completato con necessari interventi sul raccordo ferroviario collegando l’aereoporto con la città e con l’Università. Il risultato sarà un territorio già attrattivo per le bellezze naturali e culturali che avrebbe così più “gate” a disposizione per il flusso di merci e passeggeri e  attrarrebbe nuovi investimenti,  innescando un processo a catena di cui beneficerebbe  l’economia delle aree in questione attualmente disagiate dal punto di vista infrastrutturale e dei collegamenti ferroviari e marittimi.

È innegabile che tali punti di forza sono estendibili anche ai comuni delle province di Avellino e di Benevento, oltre che di Potenza (che dista circa 20 minuti dal confine della provincia).  Infine, anche a beneficio degli appassionati della storia locale, occorre ricordare che il nostro aeroporto è riportato nei libri di storia come Montecorvino Airfield, che, dopo la cacciata delle forze militari tedesche divenne base nevralgica durante lo sbarco Alleato a Salerno nel 1943 restando aeroporto militare fino agli anni 80.

Nel 2026, l’aeroporto, nato come campo di volo inaugurato da Italo Balbo nel 1926, compirà 100 anni ma l’inserimento tra gli aeroporti di interesse nazionale con decreto del Capo dello Stato solo nel 2016. Una storia importante, dunque, in attesa di nuovi traguardi.

Alfonso Mignone

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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