
“Che la preghiera di questo mese possa liberare amore e pace nel mondo”. E’ questo “l’augurio” che voglio formulare a tutti voi!!!
Il Ramadan quest’anno cade in un clima segnato da attacchi e violenze contro fedeli in preghiera, cristiani, musulmani ed ebrei. Prima la strage nelle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda. Poi gli attacchi alle chiese e agli alberghi in Sri Lanka nel giorno di Pasqua. E infine la sparatoria in una sinagoga di San Diego, negli Stati Uniti. “Credo che siamo di fronte ad identità malate, identità che vogliono lo scontro, che pensano di vivere, di crescere in maniera identitaria scontrandosi con gli altri. Ma una identità che si scontra, che uccide, che elimina, che crea muri non sarà mai una identità vincente. La violenza provoca solo violenza. E’ drammatico ogni volta assistere a questi attacchi contro uomini e donne in preghiera. Spero che questo mese di Ramadan sia anche una occasione perché davanti ad Allah SWT si riscoprano le ragioni della pace per tutti, indistintamente. Siamo diversi ed è molto facile oggi vivere nella paura. Ma la preghiera, il digiuno, l’avvicinarsi ad Allah SWT ci liberano dalla assolutizzazione di noi stessi e da quei muri”.
Comunicato Stampa
Redazione