AmbienteCronaca

Geologia nel bicchiere: il meeting nelle Terre dell’Aglianico, del Greco di Tufo e del Fiano

 

Venerdì 14 dicembre 2018, presso le cantine della “Tenuta Casoli” nel Comune di Candida in provincia di Avellino, si è svolto un interessante Convegno sul tema della interconnessione tra Geologia e Vino, organizzato dalla SIGEA Sez. Campania/Molise – Società Italiana di Geologia Ambientale (riconosciuta come associazione di protezione ambientale dal Ministero dell’Ambiente con D.M. del 24/05/07) – in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Campania, e con il patrocinio della Regione Campania.

Si è trattato di una importante iniziativa che ha intenso avviare, in chiave multidisciplinare, una riflessione sul rapporto tra geologia e viticoltura, passando dalla chimica alla fisica, dalla granulometria del terreno al microclima, dalla geomorfologia all’esposizione dei terreni.

Geologia e viticoltura, sono due mondi apparentemente molto distanti, ma in realtà molto vicini tra loro.

Infatti, la Geologia e il vino hanno molti punti di contatto. Non c’è vino senza vite e la vite è una pianta molto esigente che per crescere bene e dare buoni risultati in termini di prodotto finale ha bisogno di un clima con importanti escursioni termiche stagionali, necessita di un’esposizione ben soleggiata ed ha bisogno di un terreno ben arieggiato e drenato. Alla giornata di studio introdotta dal Geologo Costantino Severino hanno partecipato tra gli altri, il Sindaco di Candida dr. Fausto Picone, la d.ssa Roberta Esposito, Direttore Generale dello Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Campania ed anche in rappresentanza dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Marchiello, il dr. Egidio Grasso Presidente Regionale dell’Ordine dei Geologi, il dr. Ciro Picariello Presidente dell’Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali di Avellino, il Consigliere Nazionale della SIGEA dr. Angelo Sanzò e il Presidente della SIGEA sez- Campania e Molise dr. Gaetano Sammartino che ha moderato i lavori del Workshop.

Gli autorevoli docenti universitari, intervenuti hanno dimostrato come ciascun vino prodotto in Campania ha caratteristiche diverse a seconda dell’area di provenienza. Da una approfondita analisi illustrata dal Prof. Giuseppe Rolandi docente della Federico II, è emerso che i vini migliori sono quelli prodotti nelle aree di origine vulcanica e che proprio in Campania è presente una marcata geo-differenziazione tra macroaree di natura vulcanica e sedimentaria. Il Prof. Ludovico Brancaccio, docente della Federico II, ha analizzato il rapporto tra uomo, vino e ambiente, sottolineando l’importante ruolo del clima e del microclima nella costituzione geologica e nella erosione del suolo. Infine il Prof. Sabatino Cuomo dell’Università di Salerno, ha evidenziato quanto sia importante la manutenzione dei bacini montani acclivi per evitare che l’erosione superficiale dei terreni vulcanici, possa innescare il depauperamento dei suoli e compromettere le aree di coltivazione. Il Presidente dei Geologi Egidio Grasso, ha poi evidenziato l’importanza della figura del geologo anche nella produzione dei vini e ha reso noto che in Francia la figura di riferimento per la visita nei vigneti è proprio il geologo. Il Direttore Generale delle Attività Produttive della Regione Campania Roberta Esposito ha illustrato tutte le azioni e gli strumenti agevolativi che l’Amministrazione regionale ha messo in campo per sostenere le PMI (Piccole e Medie Imprese) del settore agroalimentare. In particolare, ha assicurato un rafforzamento della costante opera di promozione del Made in Campania e la particolare attenzione che questa Amministrazione ha dedicato proprio al comparto del vino che emerge anche dalla partecipazione ad eventi di rilievo come “Vinitaly”.

Infine, il Preside dell’Istituto Tecnico Agrario per Geometri “F. De Sanctis” di Avellino Prof. Pietro Caterini, che ha partecipato all’incontro con i suoi alunni, ha focalizzato l’attenzione sull’importanza della presenza del suo istituto in un’area in cui insiste una coltivazione intensa di prodotti vinicoli, mentre il Prof. Antonio Stornaiuolo dello stesso Istituto, ha illustrato le tecniche e gli elementi che concorrono tra i componenti del “terroir” alla produzione di un vino di alta qualità.

E’ stato dimostrato che Geologia e Vino sono un binomio assolutamente inscindibile in quanto solo una “buona geologia“ e quindi “una buona terra” possono produrre un buon vino.

La dr.ssa Valeria De Gennaro, componente dell’Ufficio Stampa della SIGEA nazionale ha reso noto che la Sezione regionale Campania /Molise della SIGEA costituirà, in via sperimentale, una sezione specifica solo per i giovani dai 20 ai 39 che dovrà organizzare sul territorio campano, nel 2019, una serie di incontri tematici sulle conseguenze dei Cambiamenti Climatici in atto nella Regione Campania.

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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