Domani, mercoledì 21 novembre 2018, ore 9:00 – Sede TAR, Largo S. Tommaso d’Aquino, 3, cittadini salernitani uniti per protestare contro l’ennesimo pretestuoso ricorso della Proprietà Pisano al decreto di sospensione della Regione e per chiedere la chiusura delle fonderie Pisano. Presentano ricorso ad opponendum 120 cittadini/famiglie della Valle dell’Irno, preoccupati della presenza nociva dell’impianto delle Fonderie Pisano, preoccupati per il loro futuro e la loro vita. Ricordiamo che già si sono costituiti il Comitato e Associazione Salute e Vita ed il Comune di Pellezzano.
L’ARPAC ancora una volta certifica la mancata applicazione delle norme a tutela della salute e dell’ambiente, la Regione sospende le attività delle fonderie. Ma i Pisano non conoscono quali siano le tecnologie da applicare e ricorrono al TAR. Peccato che tali tecnologie siano indicate annualmente, con pubblicazione ufficiale sul sito della Comunità Europea, proprio per mantenere alte le tecnologie da applicare alle attività fortemente inquinanti e dannose per la salute come le attività insalubri di produzione e fusione di metalli. In particolare l’ARPAC lo scorso 3 ottobre 2018 ha certificato quanto segue:
“ Bat 27 La gestione difforme dei rifiuti(vedi punto bat n.2) non garantisce la salubrità dell’ambiente, quindi dei cittadini e dei lavoratori, dalla produzione di potenziali produzione di diossina. Si ribadisce parzialmente applicata.
Bat 34 La insufficiente captazione dell’aria esausta negli ambienti di lavorosfugge al trattamento della stessa prima della immissione all’esterno dei capannoni con probabile effetto negativosulla slaute della popolazione viciniori.Si ribadisce parzialmente applicata…”
I cittadini si chiedono: “Il TAR tutelerà il diritto costituzionale alla salute?”.
Redazione