
Il Corteo Studentesco di venerdi 12 ottobre, di respiro nazionale, è stato punito dal Preside dell’Istituto Virtuoso di Salerno.
Il Preside Casaburi, infatti, ha emanato un provvedimento disciplinare nei confronti degli allievi che hanno preso parte al corteo studentesco,, provvedimento che prevede una sospensione con partecipazione obbligatoria alle lezioni.
I Giovani Comunisti replicano: “Consideriamo questo atto squadrista, anticostituzionale e profondamente diseducativo. Nei fatti, si mette mette in discussione uno dei fondamenti della nostra Democrazia: il diritto al dissenso e alla libera manifestazione sancito dalla costituzione e dallo statuto delle studentesse e degli studenti. Questi provvedimenti – continuano- ci preoccupano, e ci riportano al passato, quello degli anni Venti del 900, in cui veniva abolito il diritto allo sciopero e veniva praticata la censura contro chi pensava in maniera diversa dal fascismo. Noi crediamo che i dirigenti scolastici, invece di essere dei manager dovrebbero essere, insieme ai docenti, degli educatori capaci di indirizzare la costruzione di un pensiero critico nei ragazzi. Evidentemente il nostro dirigente/manager Preside Casaburi è favorevole ai tagli all’istruzione pubblica praticati e decisi dai governi precedenti e da questo governo. Quindi, è evidente che è schierato dalla parte di chi la scuola pubblica la sta distruggendo depotenziandola e favorendo solo la scuola privata. Il Collettivo Studenti Ribelli e i Giovani Comunisti, condannano a Voce Alta questo atto di repressione ingiustificata”.
I ragazzi e le ragazze dell’Alberghiero Virtuoso di Salerno hanno urlato :”NON PASSERANNO”, riferendosi alle modifiche e ai tagli che il Governo intende apportare ai bilanci per l’edilizia scolastica e per l’istruzione.
Solidarietà agli Studenti dal Professore Emerito Giuseppe Cacciatore
Solidale totalmente con gli studenti il professore Emerito Giuseppe Cacciatore, membro dell’Accademia dei Lincei: “Gli studenti sono stati colpiti da un immotivato e preoccupante provvedimento disciplinare”
Maria Rosaria Voccia